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Ostia in mano ai Cinque Stelle

Ostia in mano ai Cinque Stelle

Picca (centrodestra): "Vittoria sporcata dai clan. Premiati l’immobilismo e l’incompetenza". Di Pillo: "Daremo grande spazio all’ascolto, i cittadini saranno protagonisti". Tracollo dei votanti, alle urne solamente un elettore su tre aventi diritto

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OSTIA – A Ostia vincono i cinque stelle. Il crollo dell’affluenza non danneggia la candidata M5S Giuliana Di Pillo, che ha battuto la candidata del centrodestra, Monica Picca con quasi il 60% delle preferenze. Un risultato che consegna ai cinquestelle uno dei pochi territori della capitale che ancora non governavano e spazza via per il momento le nubi sulla giunta di Virginia Raggi, per la quale l’elezione costituiva una prima verifica indiretta. Di certo le vicende traumatiche delle ultime settimane non hanno spinto i cittadini ad andare nelle 183 sezioni elettorali, che erano sorvegliate da 400 agenti in più.  L’affluenza definitiva si attesta al 33,6%, 2,5 punti in meno rispetto al primo turno. Due settimane fa si era recato alle urne il 36,1% degli aventi diritto. In sostanza ha votato una persona su tre. «L’astensione c’è stata e non possiamo negarlo ma il territorio viene da due anni di commissariamento. L’amministrazione straordinaria ha lavorato molto bene sul ripristino delle regole però proprio perché era una commissione straordinaria e non una parte politica non ha potuto coinvolgere i cittadini come un amministrazione con delle commissioni e consigli dove i cittadini possono essere coinvolti. Questo sicuramente ha allontanato i cittadini dall’istituzione e dalla politica però sarà nostro compito riappassionarli alla cosa pubblica. Daremo grande spazio all’ascolto». Così la presidente del X municipio, quello di Ostia, Giuliana Di Pillo interpellata sull’astensione al ballottaggio.
«Una vittoria sporcata dai clan – afferma invece la candidata del centrodestra, Minoca Picca – e che vede un calo dei grillini di ben 17 punti percentuali, praticamente un crollo. Il cosiddetto ‘Movimento’ poi non ha vinto da solo ma con i voti della sinistra, di Casapound e della lista De Donno. Una convergenza di interessi in grande stile che comunque non ha scalfito il 40% conseguito dal centrodestra. Sono stati purtroppo premiati l’immobilismo e l’incompetenza della Raggi», aggiunge l’esponente di Fdi-An, che correva per il centrodestra. Ho già riconosciuto a Giuliana Di Pillo il risultato di ieri, la sua obiezione è fuori luogo perché gli auguri di buon lavoro non possono certo annullare quanto accaduto in questi giorni – si legge nel comunicato di Picca -. Il M5S non ha voluto affrontare alcun faccia a faccia penalizzando gli elettori e cancellando il fondamentale diritto democratico all’informazione. La realtà di oggi è comunque rappresentata dall’amaro calice di una vittoria sporcata dai clan e che vede un calo dei grillini di ben 17 punti percentuali, praticamente un crollo. Il cosiddetto ‘Movimento’ poi non ha vinto da solo ma con i voti della sinistra, di Casapound e della lista De Donno. Una convergenza di interessi in grande stile che comunque non ha scalfito il 40% conseguito dal centrodestra. Sono stati purtroppo premiati l’immobilismo e l’incompetenza della Raggi. Io ci ho messo la faccia, dall’inizio alla fine, non ho chiesto né voluto i voti di nessuno, come appare chiaro nei risultati, mentre qualche altro sciacallo li ha accettati senza colpo ferire. Solo perché c’era convergenza sul programma…».


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