Pochi bambini iscritti: dal prossimo anno chiude il plesso di Casetta Mattei
Già nei mesi scorsi il dirigente scolastico aveva annunciato la possibilità di un trasferimento ai Terzi
CERVETERI – Niente da fare per il plesso di Casetta Mattei. I bambini iscritti al tempo ridotto sono pochi e la struttura non potrà più continuare a restare aperta. E così dal prossimo anno le classi restanti saranno trasferite nel plesso de I Terzi. Ad annunciarlo, invitando i genitori all’open day che si terrà nell’istituto comprensivo Don Milani, è il dirigente scolastico Riccardo Agresti. Il problema, legato alla carenza di alunni, era stato già affrontato nei mesi scorsi dal dirigente scolastico che aveva optato, già per l’anno in corso, di trasferire i piccoli alunni nel plesso de I Terzi, dove al momento sono presenti solo le classi della media. Possibilità che però era stata bocciata dai genitori, sia per le condizioni della strada che da Casetta Mattei conduce a I Terzi, sia per la lontananza della scuola stessa. Ma vista la scarsa presenza di bambini, e la carenza di organico (in totale, tra i due plessi in questione, sarebbero solo due i collaboratori scolastici presenti, uno per ogni plesso) la decisione è stata ormai presa.
Intanto, mentre la scuola di Casetta Mattei si prepara a chiudere i battenti, restano irrisolti ancora oggi i problemi alla scuola di Borgo San Martino. Due classi dell’infanzia già prima delle vacanze natalizie erano state trasferite in palestra a causa della presenza di una crepa su una trave. I lavori di messa in sicurezza e ripristino dei luoghi non sarebbero ancora partiti, così da impedire il ritorno in classe dei piccoli. Un disagio che si ripercuote anche sulle classi della scuola primaria che ad oggi continuano a svolgere educazione fisica all’interno delle aule non avendo più a disposizione la palestra. Disagi di altro tipo invece nei giorni scorsi si sono riscontrati nella sede centrale di Valcanneto. Qui a causare problemi lo spegnimento dei termosifoni. A quanto pare, il gasolio in dotazione sarebbe finito, non permettendo dunque l’accesione dei caloriferi, con bambini e insegnanti costretti a svolgere le attività nelle aule fredde. Un problema che si spera di risolvere entro la giornata di oggi al massimo.