Gtc, è di nuovo allarme: proclamate due giornate di sciopero
CIVITAVECCHIA – Passata la fase acuta dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, rimangono i problemi occupazionali in città. Se prima le criticità erano legate alla drammatica contingenza, oggi è il futuro a preoccupare. Il risultato è lo stesso: crisi e preoccupazione. In porto la situazione non è certo rosea, nonostante gli annunci che a più riprese risuonano tra le banchine. Oggi ad essere particolarmente preoccupati per un futuro incerto e pieno di incognite sono i lavoratori della Gtc, i gruisti del porto, tanto che Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto due giornate di sciopero per il 28 ed il 29 settembre prossimi.
Non sembrano essere serviti i passaggi con la mediazione dell’Adsp tra sindacati, lavoratori e soci della Gtc, nata come società di servizi per le imprese portuali. Riunioni nel corso delle quali i sindacati hanno ribadito l’importanza della salvaguardia occupazionale e retributiva per i 16 lavoratori che, da anni ormai, svolgono con professionalità ed in modo altamente qualificato, il proprio lavoro all’interno dello scalo. Il problema, a quanto pare, è nato da alcune scelte ed azioni messe in atto dal socio di maggioranza che contrasterebbero con la mission della Gtc. Dall’acquisto di due gru a corsi di formazione per il proprio personale. Iniziative lette con preoccupazione dai lavoratori della società che oggi vedono con molta insicurezza il proprio futuro lavorativo.
Ecco quindi che i sindacati di categoria, «con riferimento allo stato di agitazione in corso dei lavoratori, dichiarato per la preoccupante situazione gestionale aziendale – hanno spiegato – ritenendo insufficienti e prive di reale garanzia le dichiarazioni della società, espresse nella riunione del 1 settembre scorso, considerato che il socio unico insiste in azioni che i lavoratori giudicano contrastanti con l’attività della società – hanno concluso – dichiarano per protesta due giornate di sciopero».