GIOVANNI CENA La vicaria Maria Termini smentisce Pascucci sul trasporto per il Quartaccio «Nessuno ci disse degli scuolabus»
CERVETERI – «La scuola non ci ha più detto “andiamo al Quartaccio se ci garantite il trasporto”». A dirlo ieri in un’intervista Facebook è stato il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci. Ancora una volta al centro del dibattito l’istituto comprensivo Giovanni Cena, le tende della Protezione civile montate in giardino, le “classi pollaio” e le richieste dei genitori di intervenire per trovare una soluzione che possa tutelare gli alunni.
IL PLESSO DEL QUARTACCIO E IL TRASPORTO SCOLASTICO
Una delle alternative a suo tempo proposte dall’amministrazione comunale alla dirigenza scolastica era stata l’utilizzo del plesso del Quartaccio, proprio come illustrato dallo stesso Sindaco. Alternativa però scartata per la problematica relativa al trasporto scolastico da un lato, e alla carenza d’organico (sia docente che personale Ata) in capo alla scuola che avrebbe potuto causare difficoltà logistiche. Ed è proprio sul tema trasporto scolastico che il sindaco Pascucci tiene a precisare che il Comune, una volta ottenute le linee guida non ha fatto problemi alla scuola che dal canto suo però non avrebbe più richiesto, nelle riunioni di agosto (il problema era sorto a luglio) il Quartaccio per risolvere il problema del sovraffollamento dell’istituto scolastico. «Che loro siano rimasti a quello che abbiamo detto a luglio sembra poco credibile. Ora ammettiamo che ci siamo capiti male, sappiate – ha detto Pascucci ai genitori – che la scuola non ci sta chiedendo lo scuolabus perché hanno altri problemi più seri legati al personale». Insomma, se la scuola avesse chiesto ad agosto il Quartaccio, il plesso «sarebbe stato pronto già per il 14 settembre, ora invece non sarebbe pronto subito». Sembra però diversa la vicenda raccontata dalla vicaria del dirigente scolastico del Giovanni Cena, la dottoressa Maria Termini: «Il fatto che si fossero aperte le iscrizioni allo scuolabus in data 1 agosto (pubblicizzato su facebook) non significava che il trasporto sarebbe stato garantito per il Quartaccio. Il giorno 6 agosto, durante il sopralluogo, non ci fu detto “vi diamo il Quartaccio con il trasporto”». Ma non finisce qui. La vicaria tiene a precisare che le linee guida sul trasporto scolastico, da parte del Ministero, furono rese note solo il 7 settembre, «quindi – chiede – fino a quella data, come poteva il Comune, pur avendo aperto le iscrizioni, definire quanti alunni e come e per quanto tempo (minuti) mettere dentro ogni scuolabus? Infatti mai ci hanno detto che ci sarebbe stato il trasporto per il Quartaccio». E proprio sul plesso della frazione cerite la vicaria evidenzia come questa sia «una scuola dell’infanzia e i bagni sono piccoli e aperti, noi abbiamo bisogno di strutture la scuola dell’obbligo, adeguate ad alunni di una fascia di età 6/14 anni».
LE TENDE DELLA PROCIV
Contraddizioni anche sulle tende installate dall’amministrazione comunale nel giardino del Cena. «Dalle ultime dichiarazioni del sindaco Pascucci e da quanto da lui scritto emerge che ci fu proposto il container della mensa, quello della Sodexo. Allora che senso avrebbe avuto richiedere delle tensostrutture per posizionarle a due/tre metri dal container della mensa? Nulla, non avrebbe avuto senso. Io più volte ho chiesto di posizionare dei container (moduli scuola con servizi igienici) nel cortile. Tutto documentato. Nel sopralluogo del 6 agosto ho chiesto all’assessore Cennerilli di avere a disposizione il container della mensa (tra l’altro sprovvisto di servizi igienici) e la risposta, davanti a testimoni, fu un categorico no perché serviva a garantire il terzo turno mensa agli alunni del tempo pieno e ad evitare il lunch box». Ed è proprio il “no” incassato che sempre l’assessore Cennerilli avrebbe proposto le tensostrutture.
LA RICHIESTA DEI GENITORI
Tende ad oggi rimaste chiuse, sebbene ancora posizionate all’interno del cortile della scuola e che tanto preoccupano i genitori che proprio nei giorni scorsi hanno chiesto un tavolo di confronto tra genitori, scuola, comune e opposizione per trovare una soluzione condivisa a favore dei ragazzi e del loro diritto allo studio in strutture idonee. E proprio su quest’argomento il primo cittadino, si è detto disponibile a incontrare i genitori: «Sono disponibile. Se i genitori vogliono venire in Comune possono venire anche domani».