Fiorucci, Settanni, Calvo, Ricci e Casella denunciano le carenze dell’amministrazione Tidei Santa Marinella, ritardi e mancanza di condivisione: la minoranza diserta il consiglio
S. MARINELLA – L’intero gruppo di minoranza ha deciso di non partecipare al consiglio comunale di ieri per protestare contro la mancanza di considerazione da parte del sindaco verso i consiglieri di opposizione, l’assenza di una pianificazione e l’inesistenza di cronoprogrammi e obiettivi condivisi e la mancanza di una efficace organizzazione delle risorse. “Queste carenze – dicono in una nota congiunta Fiorucci, Settanni, Calvo, Ricci e Casella – continuano a condizionare negativamente l’attività dell’amministrazione. Ci troviamo infatti costretti per l’ennesima volta a dover denunciare l’incapacità della maggioranza nel rispettare le più elementari regole che dovrebbero disciplinare il funzionamento della cosa pubblica. Non ci sono vie di mezzo, o abbiamo a che fare con un disegno e a una premeditata intenzione di non far partecipare i consiglieri, o siamo di fronte ad incapacità e dunque si naviga a vista. I consiglieri di ogni schieramento, si affannano a rincorrere le pezze messe da una gestione raffazzonata, caotica e irrispettosa, sempre sul filo del rasoio con le date, sempre in emergenza, e nulla c’entra il terribile periodo Covid, la situazione è la stessa da due anni e mezzo”.“ Il ritardo è sempre colpevole, – aggiungono – sintomo di cattiva gestione, così come la mancanza di condivisione. Infatti ancora oggi ai consiglieri di opposizione viene negato l’accesso ad atti che, per rispetto della legge, prima ancora che per dovere di trasparenza, dovrebbero essere garantiti, così come ci sono ad oggi interrogazioni sull’operato della Giunta e degli uffici che, a distanza di due anni, e nonostante un ricorso alla prefettura, non hanno ricevuto risposta”. “Le comunicazioni sulle commissioni e sulle sedute di consiglio comunale – continua il comunicato – ancora dopo anni di solleciti ed inviti, arrivano in ritardo o prive della documentazione necessaria a consentire ai consiglieri i dovuti approfondimenti, come anche in quest’ultima circostanza in cui siamo chiamati a valutare complesse operazioni di bilancio e problematiche connesse alla graduatoria, alloggi che hanno avuto una grave eco nell’opinione pubblica, senza il necessario e dovuto approfondimento sia individualmente che nelle sedi istituzionali competenti”. “Si minano così – aggiungono – le basi necessarie per affrontare con serietà e senso di responsabilità un confronto costruttivo sulle problematiche che affliggono il nostro Comune e riguardano non solo i consiglieri di opposizione, ma anche quelli di maggioranza, che privi delle opportune conoscenze documentali, si ritrovano in commissione ad arrampicarsi sugli specchi tentando di difendere l’indifendibile e privi di cognizione. Tanto è vero che i provvedimenti emanati sono spesso approssimativi, superficiali, a volte ingiusti ed errori ed inadeguatezze si abbattono e condizionano non tanto i consiglieri di opposizione o di maggioranza ma l’intera nostra comunità. Sembra impossibile non considerare il fatto che gli atteggiamenti di arroganza, i personalismi, il disinteresse per un confronto collegiale che alcuni dei consiglieri dell’attuale amministrazione lamentano di aver subito durante la precedente amministrazione vengano adesso assunti e ribaditi come una prassi amministrativa. Ma soprattutto come si può non considerare che le risposte alle questioni che l’opposizione pone servirebbero anche alla maggioranza per approfondire, conoscere e capire meglio ciò che realmente sta succedendo, cosa si sta producendo e seminando per il futuro di Santa Marinella? – si domandano i consiglieri di minoranza – il lavoro che un consigliere comunale è chiamato a fare è quello di fare in modo che le scelte che si compiono siano le più corrette, le più giuste, le più condivise possibili. Il comportamento di questa amministrazione, che ricordiamolo rappresenta una parte minoritaria dei cittadini del nostro Comune, è lesivo dei principi elementari che regolano il funzionamento democratico di questa istituzione ed impedisce di riuscire a trarre il massimo risultato possibile dal confronto democratico a favore della città. Rileviamo di fondo una matrice, la mancanza di rispetto verso la figura istituzionale che ogni consigliere incarna, per quella parte di elettori che non si sentono rappresentati dalla maggioranza. E quando manca il rispetto per i cittadini, allora viene meno il rispetto per la democrazia”. “Questo gesto che nessuno di noi avrebbe mai voluto compiere – conclude la nota – è un invito al ripensamento e un’esortazione a cambiare rotta e a scegliere la strada della correttezza, del confronto e del rispetto che dovrebbe essere di esempio ed alla base della convivenza civile”.