Fusco (Lega): finalmente nominato il commissario straordinario per il completamento della Orte-Civitavecchia
TARQUINIA – “Sembra finalmente esserci una svolta nell’iter che condurrà al completamento della ‘Statale 675 Umbro-Laziale’, nel tratto finale Orte-Civitavecchia, dopo anni di stallo e dopo una lunga attesa per la nomina del commissario straordinario”. Il senatore Umberto Fusco della Lega esprime soddisfazione per il nuovo slancio verso la realizzazione dell’infrastruttura.
“Per il completamento dell’intervento, alla luce delle specifiche progettuali dell’opera infrastrutturale e per l’impatto sul tessuto socio-economico che la stessa avrà a livello regionale e nazionale, è stato finalmente nominato, seppur con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti, il commissario straordinario nella persona dell’ingegner Ilaria Coppa – sottolinea Fusco – Dopo un iter travagliato, ricordando l’approvazione dell’ordine del giorno da me proposto al decreto Sblocca Cantieri nel giugno 2019, che impegnava l’esecutivo alla costituzione di un comitato di vigilanza per l’attuazione degli interventi di completamento della ‘Statale 675 Umbro-Laziale’, si fa oggi un importante passo in avanti per lo sviluppo di un’opera economicamente strategica non solo per la nostra Regione, ma per l’intero Paese. Auspicando che le procedure non subiscano ulteriori intoppi e rallentamenti, si potrà ora superare quel gap infrastrutturale con cui sino ad oggi hanno operato le realtà produttive del territorio e dare nuovo sviluppo all’economia locale dei comuni che saranno principalmente interessati da questa opera. Non solo Civitavecchia, ma anche Tarquinia e Monte Romano, che con i Sindaci Tedesco, Giulivi e Testa, attendevano da tempo un cambio di marcia per il completamento dell’infrastruttura”.
Il completamento della trasversale Orte-Civitavecchia, da Monte Romano fino all’imbocco con la Tirrenica, fa parte delle opere che il Governo ha ritenuto strategiche. Come si ricorderà, lo scorso luglio la Corte di Giustizia europea ha bocciato il tracciato verde che di fatto tagliava in due la Valle del Mignone a Tarquinia, a seguito di ricorsi e proteste presentate dai cittadini, agricoltori e ambientalisti. Il neo commissario e il Tar del Lazio sono quindi chiamati a tenere conto di questa sentenza che di fatto ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai cittadini di Tarquinia grazie al ricorso presentato da Wwf e associazioni ambientaliste. I giudici in sostanza hanno ritenuto di interpretare la direttiva “habitat” diramata dall’Ue chiarendo che il tracciato verde non è l’unico tracciato possibile e devono essere valutate soluzioni “meno dannose per l’ambiente”. La Corte di Giustizia europea ha risposto ai quesiti richiesti il 24 gennaio 2019 dal Tar del Lazio che ha emesso l’ordinanza n. 908/2019, nella quale chiedeva proprio alla Corte europea di esprimersi sugli aspetti del provvedimento di compatibilità ambientale “approvato forzatamente dalla presidenza del consiglio dei Ministri” in merito al tracciato Verde per il completamento della SS 675. La stessa Corte in base alla sentenza di fatto impone la “soluzione alternativa che comporta minori inconvenienti per l’integrità della zona interessata”.
«Le associazioni e i Comitati che difendono il nostro territorio – avevano commentato Marzia Marzoli, Nicola Bonaiuto, Marco Tosoni e Bianca Stefancu – sono felici di sapere che “il ricorso sta contribuendo con coraggio alla lotta contro l’ennesima servitù in danno del territorio di Tarquinia per la cui salvezza alternative percorribili esistono”.Da sottolineare che tra le contestazioni dei cittadini di Tarquinia, legate al tracciato verde, figurava anche la mancata previsione di un’uscita dell’arteria sul territorio di Tarquinia. La circostanza costituisce condizione imprescindibile nel nuovo tracciato che sarà realizzato.