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Acqua, reperiti 30 mila euro per i lavori

Carenza idrica determinata dalla mancanza fondi per le riparazioni, assegnate a tre ditte dopo la protesta della gente. Piendibene: «Che queste ristrettezze economiche non siano finalizzate alla cessione del patrimonio»

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FONTANACIVITAVECCHIA – E’ bastato che una donna facesse irruzione in consiglio comunale, spiegando al Sindaco che da giorni in casa sua manca l’acqua, per mettere in moto un meccanismo che dovrebbe essere automatico, tramite il quale l’assessorato alle Manutenzioni ha reperito i 30 mila euro necessari per avviare i lavori di riparazione della condotta, che hanno determinato il disservizio. Soldi spostati in fretta e furia dalle opere di urbanizzazione e già impiegati per consentire l’affidamento dei lavori a tre diverse ditte edili. Così a partire da oggi la situazione è andata migliorando, seppure le lacune del sistema idrico rimangono e non interessano solo le condotte fatiscenti. E’ un problema di metodo: il dirigente del Servizio 2, Roberto Madonna e il funzionario incaricato, Francesco Della Corte, non sanno ciò che succede nei vari settori a loro assegnati. Ne è l’esempio il servizio autobotti, rimasto fermo nel pomeriggio di giovedì e quindi in piena emergenza, nonostante all’assessore alle Manutenzioni Mauro Campidonico risultasse invece che ogni accorgimento per evitare disagi alla cittadinanza era stato preso. Un filtro mancante all’unico mezzo disponibile, questo il motivo che avrebbe indotto gli operai competenti a decidere di non fare uscire l’autobotte, esempio lampante di come a Fiumaretta vada sempre più di moda l’autogestione. Per non parlare del fax riguardante l’interruzione idrica trasmesso dagli Uffici con notevole ritardo. Espedienti futili, che non sono serviti ad assolvere le inefficienze che hanno determinato la mancanza d’acqua senza preavviso dal centro alla periferia. Problemi anche allo Stadio del Nuoto che per il momento rimarrà chiuso a differenza della piscina comunale servita dai serbatoi di accumulo. Sulla questione è intervenuto il consigliere di minoranza Marco Piendibene: «Oggi lo squilibrio nel bilancio del comune per il settore idrico è una perdita di 7 milioni di euro annui. Siamo sicuri che queste ristrettezze economiche del settore manutenzioni, non siano finalizzate alla cessione del patrimonio ai privati?».


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