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Al Sant'Antonio la vittoria del 46^ Palio delle contrade di Allumiere

Il Burò si è aggiudicato il premio come miglior corteo storico e il Ghetto come miglior gruppo di sbadieratori

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di ROMINA MOSCONI

 

ALLUMIERE – Il 46^ Palio delle contrade di Allumiere ancora una volta ha fatto centro richiamando in collina un numero esorbitante di persone che si sono lasciate travolgere dalla scarica adrenalinica delle varie gare di questa avvincente kermesse. Dopo 5 edizioni consecutive vinte la Nona di patron Pietro Pistola ha dovuto cedere lo scettro al Sant’Antonio. La Contrada del presidente Sante Soperchi, dopo 20 anni, ha conquistato l’ambito Cencio tra gli applausi di tutta la piazza e tra le lacrime copiose di tutti i biancorossi, tanto che per qualche minuto la commozione ha colto davvero tutti per poi far esplodere la festa a suon del jingle ‘’Bincorossa la piazza è’’. Che c’era aria di novità lo si è visto subito la sera della Provaccia, quando la Nona ha vacillato un po’ è si sono visti in pole position Polveriera e Sant’Antonio. Nel mini Palio serale poi il trofeo se lo è accaparrato la Polveriera battendo allo spareggio proprio il Sant’Antonio. Quindi domenica mattina si prevedeva che sarebbe stata una sfida a tre. Nella prima batteria il grande fantino rossoverde, Fabrizio Fronti, vincitore di tanti Pali, è subito partito in quinta tagliando per primo il traguardo sull’asino Scafoglia, seguito da Bubu del Sant’Antonio montato da Francesco Piramidi e da Pippo del Ghetto con il fantino Mazzarani. Nella seconda batteria invece l’ha fatta da padrone la Polveriera con l’asino Cardazza montato da Zambito; secondo posto sempre per il Sant’Antonio con Piramidi e da Tortellino del Burò montato invece da Morbidelli. Nell’ultima batteria l’adrenalina è salita a mille con tre contrade a contendersi la vittoria sul filo del rasoio: Nona, Sant’Antonio e Polveriera. Poco prima del fischio dell’ultima manche si è aperta a sorpresa la gabbia e l’asino della Nona è partito ma è subito stato riportato indietro dal fantino Fronti. A questo punto, mentre la piazza tutta era con il cuore in gola e la tensione si poteva tagliare con il coltello, c’è stato il fischio di partenza e i 6 asini sono partiti e subito il fantino del Sant’Antonio ha preso il via mentre dietro di lui Fronti e Stendardi si sono ALLUMIEREfronteggiati e hanno cercato fino alla fine di tagliare il traguardo scavalcando il biancorosso che invece ha chiuso al primo posto tra una folla osannante e le lacrime di tutti i contradaioli. Bellissimo il momento in cui il fantino Costa si è girato incredulo e poi quando si è accorto di aver veramente vinto è scoppiato in lacrime fra le braccia del presidente Soperchi fuori di se dalla gioia e dall’emozione. Grande prova di fair play dei contradaioli della Nona che si sono complimentati con i biancorossi. Tra le lacrime, gli abbracci e gli urli i biancorossi hanno accolto il Cencio dipinto, quest’anno dalla pittrice fiorentina imposimato, calato dal balcone del Comune dal sindaco Augusto Battilocchio, dal presidente della Pisana Nicola Zingaretti e dal consigliere provinciale Emiliano Minnucci. Dopo il giro d’onore fra gli applausi di tutti la festa è scoppiata nell’oratorio che è diventato una sorta di quartiere generale dei biancorossi che con il permesso di dona Augusto, hanno portato in trionfo per le vie della Contrada la statua di Sant’Antonio e a fine serata hanno dato vita a un simpatico spettacolo pirotecnico. La Nona di Pietro Pistola invece ha chiuso al secondo posto; terzo posto invece per la Polveriera. Il Palio però non è solo la corsa dei somari ma vede lo svolgersi anche di altre due gare: quella del Corteo storico e quella fra gli sbandieratori. Ancora una volta la supremazia del Burò di patron Panarassini si è vista e il loro corteo ha davvero strabiliato tutta la piazza e non solo la giuria che li ha premiati come gruppo vincente. Ogni anno i bianconeri, coordinati dal perfetto duo Francesca Tisselli e Marta Matricardi, colpiscono tutti con una serie di figure eccellenti apportando al loro corteo tante novità che lasciano sempre a bocca aperta. Quest’anno di maggior impatto l’alchimista ma anche la ricreazione de ‘’la locanda’’ con l’oste che rotolava la botte, con la gitana e con il poeta a braccio. La giuria di quest’anno era composta dal pittore Gaetano Vari (docente di Storia dell’Arte e presidente dell’associazione ‘‘Il Mascherino’’), Angela Tedesco e Stefano Giovani (Noti costumisti di grandi produzioni cinematografiche e di molte fiction della Rai), Claudia Gugliazzini (antropologa e esperta di Cortei Storici) e Cinzia Pace, docente di Viterbo e scrittrice di 2 libri: ‘‘Obiettivo Moda’’ (Rcs) e ‘‘Moda e Dintorni’’ (Hoepli), nonché curatrice di Storia del Costume dell’Ipsia di Viterbo. Al Ghetto di patron Andrea Monaldi è invece andato il premio come migliori sbandieratori. Il gruppo, coordinato da Simone Ravaioli, l’ha fatta da padroni con esibizioni mozzafiato: saranno loro il prossimo 6 settembre a rappresentare Allumiere in Calabria. Gli sbandieratori sono stati giudicati da un’apposita giuria composta da sbandieratori e commissari della Federazione Italiana Sbandieratori. Questa volta il Palio si è chiuso senza polemiche e tutti hanno apprezzato i vari vincitori. Il 46^ Palio si è quindi chiuso ma prima di archiviarlo è necessario evidenziare la perfetta macchina organizzativa messa in campo dal sindaco Battilocchio e dal suo staff, dall’eccellente lavoro della Pro Loco di patron Tiziana Franceschini e dal suo ottimo gruppo di lavoro. Da rilevare ancora una volta il grande lavoro dei volontari della Protezione Civile coordinati da Costantino Regnani. Questi ragazzi si mettono sempre in evidenza visto che con il loro servizio perfetto e scrupoloso aiutano non poco l’amministrazione comunale nel perfetto svolgimento di tutte le manifestazioni. Importante e apprezzabile il lavoro sinergico fra Comune, Pro Loco, contrade, associazioni, forze dell’ordine e la parrocchia con don Augusto che è sempre in ALLUMIEREprima linea e che è sempre vicino a tutti i momenti del paese e in mezzo alla sua gente. Il Palio quindi continua a mantenere il suo fascino intatto nel corso dei tanti anni e ogni anno piace di più. Tutte le contrade sia dal punto di vista del corteo che degli sbandieratori sono cresciuti ed è stato difficile scegliere i migliori. I complimenti poi non possono che estendersi anche a quel grande amante di Al lumiere, Riccardo Rinaldi che ‘’ideando’’ questa manifestazione ha permesso ad Al lumiere di avere un volano davvero eccezionale. Alla manifestazione hanno partecipato tantissime autorità: oltre all’assessore provinciale Paola Rita Stella, al vice sindaco di Civitavecchia Enrico Zappacosta e al consigliere provinciale Emiliano Minnucci, per tutta la giornata di domenica c’è stato anche il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, che ha apprezzato fortemente questa manifestazione e alla fine ha anche promesso di ritornare il prossimo anno e si è impegnato ufficialmente, insieme al consigliere Minnucci e all’assessore Stella, a ‘’caldeggiare’’ il palio alla Pisana


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