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Arancia meccanica a Tarquinia: un arresto e tre denunce

Notte da incubo per una coppia di anziani sorpresi nella loro villa da una gang di ragazzi scalmanati di famiglie ‘‘bene’’ Urla e colpi di zappa contro la macchina e le vetrate della villa. Allagati i locali al piano terra

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TARQUINIA – Non avevano il volto mascherato da pagliacci, né le mazze in mano per distruggere tutto e tutti. Ma lo stile, violento e terrificante, ricorda la famosa gang che agiva in ‘‘Arancia meccanica’’, il noto film cult dei primi anni ‘70. Quattro giovani tarquiniesi, stanotte, hanno tentato di rubare nella villa situata nei pressi del centro di Tarquinia, di proprietà di una nota famiglia di anziani ultraottantenni. Hanno devastato la macchina e le vetrate dell’abitazione a suon di badile e allagato alcuni locali del piano terra. Niente a che vedere con l’Inghilterra futuristica del film di Stanley Kubrick, qui lo scenario è quello di una tranquilla nottata nel centro storico della città etrusca, dove nelle case da qualche ora si sono spente le luci. Una banda di scalmanati tarquiniesi, peraltro tutti riconducibili a buone famiglie, dopo una serata brava, trascorsa a mangiare e bere in un pub del centro, decide di dare sfogo alla voglia di avventura, scatenando comportamenti violenti e vandalici contro la proprietà della coppia di anziani che si sono trovati a vivere un vero e proprio incubo. La banda, dopo essersi introdotta nel giardino della villa, prima ha distrutto l’auto in sosta, dalla quale ha creduto di rubare un portafogli poi rivelatosi solo un portadocumenti, poi ha allagato vari locali dell’abitazione stessa. I due anziani, svegliati nel cuore della notte, da urla e colpi di zappa contro le finestre della loro abitazione, si sono barricati all’interno della villetta e protetti da solide grate alle finestre, sono riusciti ad avvisare telefonicamente i militari della locale stazione. I carabinieri, impegnati nel servizio notturno con due pattuglie, sono riusciti ad intervenire tempestivamente sul posto e ad arrestare uno dei quattro componenti la banda, nascostosi dietro un cespuglio all’interno del giardino. Dopo una breve colluttazione con i militari intervenuti, A.R., 25enne originario della Sicilia ma domiciliato a Tarquinia, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Civitavecchia con l’accusa di furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Subito avviate le indagini per risalire ai complici della bravata, riconducibili ad altre tre persone, di cui due ragazze. Tutti denunciati.


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