Arriva la Viterbese, Civitavecchia pronto al tutto per tutto
CIVITAVECCHIA – Il Civitavecchia parte per Santa Severa, la Viterbese arriva in città. Inizia il conto alla rovescia per la sfida delle sfide. Il derby dell’Alto Lazio, una partita (non solo di calcio) perennemente aperta tra due città separate da un campanilismo più forte di ogni altra cosa. Civitavecchia-Viterbese è la partita per eccellenza, ma quella di domani sarà soprattutto la partita per evitare l’Eccellenza. Un gioco di parole che serve ad entrare in clima partita, a 24 ore da un confronto che soprattutto per la squadra di Paolo Caputo vale tutta la stagione. Novanta minuti più gli altri novanta di Monterotondo per restare aggrappati alla speranza di poter restare in serie D, giocandosi almeno i play out. Una missione difficile, ma non ancora impossibile a patto però di far bottino pieno domani (fischio d’inizio alle 15). Il Civitavecchia ha vissuto una settimana intensa. Caputo dopo il due ko di fila con Budoni e Morolo, che hanno fatto sprofondare la sua squadra, ha lavorato soprattutto dal punto di vista psicologico: ha guardato negli occhi i suoi giocatori, ha scavato nella mente di ognuno di loro per capire su chi puntare per questa affannosa rincorsa alla salvezza. Infortuni e squalifiche non gli offrono troppe alternative, ma per il mister è arrivato il momento di affidarsi agli uomini. Quelli veri. A costo anche di fare scelte coraggiose, lanciando nella mischia anche qualche baby. Si punta insomma al tutto per tutto. Si combatterà all’arma bianca, ma senza iniziative personali. Il ritiro a Santa Severa presso Pino a Mare è stato deciso proprio per cementare l’unità del gruppo ed è stato chiesto al presidente Tersigni l’ingresso gratuito alle Popolari (in tribuna coperta il costo è ridotto a 5 euro) per avere al fianco più civitavecchiesi possibili. Tutti insieme possiamo farcela – ha ripetuto Caputo ai suoi – ma l’invito è esteso ovviamente a tutta la città.