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Cambio al vertice del commissariato: Frisina al posto di Quarantelli

Il vicequestore aggiunto oggi è tornato a Civitavecchia dove aveva già prestato servizio negli anni scorsi

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CIVITAVECCHIA – Cambio della guardia al vertice del commissariato di Polizia di viale della Vittoria. Dopo otto anni di servizio alla guida del reparto, il primo dirigente Sergio Quarantelli cede il posto al vicequestore aggiunto Luigi Frisina, funzionario che ha già operato sul territorio per un biennio nel periodo che va dal 1995 al 1997 con la qualifica di commissario capo. Frisina è tornato in città nel primo pomeriggio di oggi, assumendo l’incarico di dirigente ad interim, subito operativo sul caso del suicidio di via Santa Barbara. Numerosi i risultati raggiunti da Quarantelli a partire dal 2001 soprattutto nell’attività antidroga e in quella di contrasto dei dilaganti fenomeno del bullismo e del teppismo tra giovanissimi. Tra i successi del dirigente uscente la svolta nell’indagine riguardante il caso degli amanti diabolici e in quella relativa al caso del piromane che nel 2005 creò il panico tra i civitavecchiesi. Vasto il suo curriculum: giovanissimo dirigente del commissariato di Canicattì (dove ha scoperto una truffa ai danni dello stato arrivando ad arrestare 16 funzionari dell’ufficio di collocamento e a denunciare 450 falsi braccianti), capo dalla Sala operativa e delle Volanti presso la Seconda Sezione di Roma, al vertice della Sesta Sezione della Squadra mobile-antirapine della capitale e poi ancora dirigente della Digos di Benevento. È stato inoltre Capo sicurezza interforze presso l’aeroporto di Fiumicino. Di spessore anche il resoconto della carriera di Luigi Frisina, che a Civitavecchia ha seguito la vicenda della lacrimazione della Madonnina oltre al caso dell’omicidio delle tre ragazzine ad opera del padre Mario Calderone. Il vicequestore Frisina proviene dal commissariato di Spinacelo, dove lo scorso febbraio ha seguito la vicenda dell’aereo precipitato nella valle di Trigoria. Di rilievo anche l’arresto di un 35enne romano che obbligava una bulgara incinta a prostituirsi, operato nel ’97 quando era alla guida del commissariato Appio Nuovo. Il vicequestore Luigi Frisina è stato inoltre consulente della Commissione di inchiesta sulla morte della giornalista del Tg3 Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin, avvenuta in Somalia il 20 marzo 1994. In prima linea anche nelle indagini condotte all’Appio, quando una donna è stata massacrata a sprangate e poi bruciata viva.


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