Civitavecchia: sudate e proclami
di RICCARDO VALENTINI
CIVITAVECCHIA – Finito il tempo delle chiacchiere e del calcio mercato estivo, è giunta l’ora di sudare e per il Civitavecchia. Ieri alle 10 c’è stato il primo allenamento del raduno estivo, che prevede tanta fatica agli ordini del nuovo mister Mario Apuzzo, che avrà in questi quindici giorni l’importante compito di mettere in forma i ragazzi ed inculcare in loro i propri dettami tattici.
Tanti i volti nuovi fra le fila dei nerazzurri, ma anche qualcuno che con questa maglia ci gioca ormai da diversi anni, come Luigi Ruggiero, esterno sinistro classe ‘90 giunto al suo ultimo anno da under e quindi vicino alla svolta, positiva o negativa, della sua carriera. Il primo pensiero dell’esterno civitavecchiese è per i suoi concittadini ormai ex compagni di squadra giudicati inadeguati al nuovo progetto tattico e mezzi sul mercato: «Quest’anno in rosa ci sono stati molti cambiamenti – dichiara Ruggiero – mi dispiace che brava gente che non meritava di andare via sia stata allontanata, per me sono scelte sbagliate, erano giocatori che potevano tornare utili, specialmente Gravina, e che non dovevano andar via in questo modo. Il mister non lo conosco, con lui ho parlato tante volte al telefono, mi ha fatto un’ottima impressione e credo che sia bravo. Personalmente spero di fare bene per rilanciare la mia carriera, c’è la possibilità di vincere il campionato e sarebbe una grandissima cosa sia per la squadra sia per me, sarebbe una rampa di lancio non indifferente. Il mio obiettivo infatti è quello di tornare fra i professionisti (Ruggiero ha giocato nelle giovanili fra le fila dell’Inter, ndr), e per farlo vorrei anche segnare più gol che nella scorsa stagione (soltanto uno all’attivo nel 2009/10, ndr), in maniera tale da suscitare l’interesse degli osservatori. Ho sempre comunque fatto molti assist, utili alle vittorie della squadra». Gigi parla poi anche del suo carattere ‘‘fumino’’ e di come sia maturato: «Di testa sono molto cambiato, credo di essere cresciuto, non mi posso permettere di compiere gesti come quelli che ho fatto in passato (riferendosi al calcione rifilato a un avversario al 20’ del primo tempo in Civitavecchia-Maccarese dello scorso anno, ndr), lasciare la squadra in dieci è una cosa grave che non voglio più ripetere. Sono importanti le persone che ho intorno ma la spinta viene soprattutto da me, ripeto, voglio tornare fra i professionisti e la testa è la prima cosa da mettere a posto. Non è più tempo per le sciocchezze». Chi invece la città non la conosce affatto è Raffaele Di Giacomo, lo scorso anno al Vigor Cisterna e richiesto a gran voce dal ds Franci e mister Apuzzo: «Non conosco nessuno dei miei compagni di squadra – esordisce il possente bomber di Nocera Inferiore (SA), 195 cm per 95 kg – ho giocato contro qualcuno di questi ragazzi ma nulla di più. Spero che riusciremo a fare cose buone quest’anno, prima di tutto sarà importante formare un gruppo unito, fondamentale per superare i momenti di difficoltà che inevitabilmente arriveranno nel corso della stagione. Civitavecchia è una piazza che affascina dotata di un pubblico caloroso e di un progetto importante: non escludo di rimanere qui anche più di una stagione. La mia specialità è il colpo di testa – continua il centravanti – con cui lo scorso anno ho segnato 7 dei miei 17 gol totali. Mi piace fare gol, ma grazie alla mia stazza sono anche bravo nel proteggere palla e fare assist ai miei compagni. L’importante sarà iniziare bene, con un buon avvio tutto poi diventa più facile, noi puntiamo a fare un campionato tranquillo e ad impegnarci al massimo, poi si vedrà alla fine quali saranno stati i risultati». Tutti lo pensano ma quasi nessuno lo dice apertamente: l’obiettivo è la promozione in D ma vuoi per scaramanzia vuoi per mettere le mani avanti non ci si sbilancia. La squadra sembra essere molto competitiva, riusciranno i nuovi nerazzurri a soddisfare le aspettative della piazza e della dirigenza?