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Comon, la giunta non perda la chance di unirsi ai Cimini

Sul rischio chiusura prende la parola Antonio Marini, consigliere d’opposizione della Comunità Montana Monti della Tolfa «Ma i presidenti delle due Università Agrarie fino a ieri dove erano?»

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ANTONIOALLUMIERE – TOLFA – «Sono davvero esterrefatto nel leggere sui quotidiani che, in merito alle questioni della Comon, hanno alzato la voce i presidenti delle due Università Agrarie di Allumiere e di Tolfa e mi domando fino a ieri dove erano?». Ad esprimersi così è il consigliere d’opposizione della III Comon dei Monti della Tolfa, Antonio Marini. «L’attuale giunta del nostro Ente è al comando da settembre 2007 ed è nata con una grande forzatura allo Statuto – continua il consigliere Marini – malgrado le dimissioni di tutti e 4 noi consiglieri d’opposizione (oltre a Marini c’era anche l’altro tolfetano cioè il compianto Mazzarani e con loro i 2 allumieraschi Sgamma e Morbidelli – ndr) è stata eletta una giunta illeggittima. Per questo abbiamo sporto denuncia al prefetto che, pur attestando l’illeggittimità della giunta, non ha potuto far nulla perchè era materia non a lui competente. Avremmo quindi dovuto rivolgerci al Tar, visto però che nell’aria c’era già l’ombra della scure del Governo che di fatto taglia le Comon più piccole abbiamo lasciato perdere. Ciò che mi preme sottolineare è che a margine del pericolo incombente di chiusura, ancora non vedo una presa di coscienza seria dei nostri amministratori che spesso mandano a monte i consigli per mancanza del numero legale». A tal proposito Marini sottolinea che da «maggio sono state fatte solo 8 giunte (la giunta comunitaria è presieduta da Pamela Pierotti (Udc), dal vicepresidente Profumo (Pd) e dagli assessori D’amico (Nuovo Psi), Zaini e Volpi (Pd) – ndr) – prosegue Marini – e c’è sempre stato assenteismo tanto che c’è chi ha partecipato a solo 3 sedute». Per quanto riguarda i consigli il rifondista Marini sottolinea che «ne sono stati fatti solo 6» e che il 90% ha visto «il numero legale raggiunto solo con i consiglieri d’opposizione». «Questa giunta è ostica alle regole – prosegue Marini – per legge, in vista della riduzione delle Comon, entro il 31 dicembre bisognava rinnovare lo Statuto e ridurre il numero di assessori (dai 4 attuali a 2 – ndr) ma è ancora nulla di fatto e quindi, visto che siamo fuori dalla legge, il segretario non può più convocare le sedute e non sa come procedere coi pagamenti. Ancora una volta i nostri amministratori hanno dato prova di egoismo e di scarso interesse nei confronti dei due paesi che rappresentano. Ricordo che abbiamo una sola chance per rimanere in vita: ossia unirci alla Comon dei Monti Cimini, quindi chiediamo alla giunta una prova di carattere e che si impegnino a progettare al meglio questa opportunità senza perdere questo treno».
Rom. Mos.


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