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Cresce l'attesa per il “Festival della Complessità” a Tarquinia

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TARQUINIA – Cresce l’interesse per il “Festival della Complessità”. Il festival, unico nel suo genere in Italia, proporrà dal 16 al 18 luglio, nel centro storico di Tarquinia, un viaggio nella complessità in cui si parlerà di scuola e di educazione, di passato e di futuro, di globalizzazione e di mondo, di ambiente e di salute, di famiglia e d’identità, di relazioni e di conflitti sociali, di cultura e di emozioni, di comunicazione e di solitudine. «Quando il dottor Fulvio Forino, presidente dell’associazione Dedalo 97, e il dottor Franco Bifulco, direttore sanitario dell’ospedale cittadino, hanno proposto all’Amministrazione il “Festival della Complessità”, la reazione è stata di una certa esitazione. – dichiara il sindaco Mauro Mazzola – Poi è prevalsa l’originalità del progetto che il Comune ha accettato di fare proprio e sostenere con il massimo impegno». L’obiettivo della rassegna è quello affrontare l’argomento della complessità a livello “popolare” e di “grande pubblico”, aprendo anche al mondo del cinema, della musica e dell’arte. «Si è voluto uscire dalle “segrete stanze” della comunità scientifica e portare le personalità del mondo accademico e della ricerca nelle piazze. – sottolinea il dottor Fulvio Forino – Oscar Wilde diceva che per ogni problema complesso c’è sempre una risposta semplice, spesso sbagliata. Giochiamo nuovi giochi con vecchie regole. Se guardiamo alla realtà con vecchi schemi, pensiamo sia la realtà che sta sbagliando. Siamo noi che dobbiamo cambiare gioco e guardare alla realtà con occhi nuovi, curiosi. Le lenti della complessità ci fanno vedere l’invisibile mondo dei sistemi e ci restituiscono una visione nuova ed entusiasmante della vita; ci permettono di apprendere dalla realtà che ci circonda».


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