Pubblicato il

Crociere, la crescita continua

I risultati di una ricerca della Ca’Foscari di Venezia per la Msc esposti ieri in un convegno al Senato. Moscherini: «Necessari interventi sulle infrastrutture e creare una programmazione turistica e una cultura dell’accoglienza»

Condividi

ROMA – Un mercato che cresce ininterrottamente da circa quarant’anni: è esattamente quello che è accaduto e sta accadendo al settore crocieristico, che dalla sua nascita, riconducibile alla fine degli anni Sessanta, non ha mai smesso di aumentare. Dai circa 700 mila crocieristi del 1970, si è passati ai 4,5 milioni degli anni Novanta, per arrivare infine ai 19 milioni stimati per il 2010. Un trend “impressionante”, che ieri è stato al centro di un momento di analisi e confronto tra operatori, istituzioni e ricercatori organizzato da MSC Crociere presso il Senato della Repubblica. Nell’occasione è stato presentato uno studio sul mercato delle crociere, realizzato da Cà Foscari Formazione e Ricerca, società facente capo all’Università Cà Foscari di Venezia, coordinato dal professor Francesco di Cesare in collaborazione con Risposte Turismo che ha valutato gli andamenti del settore, con un particolare focus sul caso MSC Crociere. Secondo i dati di Cruise Line International Association (CLIA), il trend positivo continuerà perlomeno fino al 2015, quando i turisti delle crociere arriveranno a 25 milioni. Quello americano resta sempre il mercato di riferimento, mentre a livello europeo i crocieristi provengono soprattutto da Gran Bretagna, Germania e Italia.
Se si guarda alle movimentazioni, fra i primi trenta porti a livello mondiale risultano ben sei porti del Mediterraneo: Barcellona, Civitavecchia, Venezia, Pireo, Napoli e Palma de Mallorca. In particolare, Civitavecchia nel 2010 manterrà il primato italiano, avvicinandosi a Barcellona, primo scalo del Mediterraneo. Il convegno, che ha evidenziato il ruolo delle crociere nell’accrescere il Pil del territorio (la sola Msc crea, secondo lo studio, un impatto economico dieretto, indiretto ed indotto in Italia di 1,5 miliardi di euro l’anno, con una spesa diretta dei crocieristi Msc di 6,8 milioni nella sola Civitavecchia) si è chiuso con un ‘‘incidente diplomatico’’ a distanza tra il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani ed il sindaco Gianni Moscherini, che ha chiesto ed ottenuto di modificare la scaletta degli interventi, parlando prima di Ciani.
«Il porto di Civitavecchia – ha detto il Sindaco – è quello che nel 2000-2005 ha registrato la maggiore crescita nelle crociere, con un + 250%. La nostra scelta di fondo, unici in Italia e non solo, fu quella di concedere il terminal direttamente agli armatori, eliminando loro i costi impropri dei terminalisti. Una scelta che ha consentito questa enorme crescita. Quanto al turismo, non c’è in Italia una vision, né alcuna programmazione, a partire dalle infrastrutture necessarie. A Civitavecchia sono emblematici gli esempi dei 15 km da completare della travsersale che ad esempio consentirebbe anche ad Orvieto e a tutta la Tuscia di beneficiare dell’indotto crocieristico, mentre per quanto riguarda le ferrovie la stazione di Civitavecchia è da vergognarsi, per quanto è insufficiente, con spettacoli a cui non si assiste più nemmeno in Albania. Oppure, si pensi alle norme che impediscono alle navette del porto di arrivare fino alla stazione e viceversa a quanto accade per autobus comunali, ncc e taxi. Non c’è cultura dell’accoglienza e, pensando ai commercianti che il sabato e la domenica sono chiusi, neppure voglia di mettere insieme il pane, in una città con il 20% di disoccupati». Dopo Moscherini sarebbe dovuto intervenire Ciani, che però ha rinunciato al proprio intervento: «Sul porto ha già detto tutto quanto il Sindaco».
Al convegno, fra gli altri erano presenti il senatore Luigi Grillo, il presidente di Assoporti Francesco Nerli e diversi presidenti di Autorità Portuali (Dassatti, Merlo, Annunziata), oltre alla presidente della Fiavet (la federazione degli agenti di viaggio) Cinzia Renzi, che non ha risparmiato critiche a Civitavecchia: «La segnaletica per arrivare in porto è insufficiente. L’ultima volta mi sono trovata in zona industriale». Lapidario Moscherini: «Se la presidente definisce insufficiente quella di Civitavecchia, allora quella di Napoli cos’è, da indovinare?».


Condividi

ULTIME NEWS