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Emergenza scuola, il Prc solidale con Zito

"Troppe strumentalizzazioni da parte del Pdl"

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CERVETERI – “Per quanto concerne i problemi generati dall’emergenza scolastica di questi giorni, l’unico motivo per cui non ci è possibile bollare con “sciacallaggio politico” l’atteggiamento assunto dal locale Partito delle Libertà, è perchè gli sciacalli si nutrono di cose morte”. Ci va pesante il partito della Rifondazione Comunista S.E. – Circolo di Cerveteri, nei confronti dell’atteggiamento degli esponenti del centrodestra sul tanto dibattito tema dell’emergenza scolastica a Cerveteri. “Siccome invece riteniamo che nonostante le oggettive difficoltà incontrate, il governo della nostra Città, o meglio quello della gestione della complessità dei problemi ai quali bisogna far fronte, sia ancora vivo e vegeto e che stia cercando soluzioni appropriate al problema, siamo obbligati ad usare termini meno aggressivi – scrive il circolo del Prc di Cerveteri – Per questo ci limitiamo ad accusare gli improbabili interlocutori della destra strapaesana di essere solo degli irresponsabili e degli speculatori politici, che senza proporre soluzioni, profittano a cerca di un vano consenso sui problemi che affliggono la popolazione”. “In particolare – dice il Prc – ci riferiamo alle recenti prese di posizione sul tema assunte del gruppo dirigente e in special modo dei consiglieri del PDL di Cerveteri i quali pur conoscendo bene (forse!) la portata dei problemi reali, sono arrivati addirittura a chiedere le dimissioni dell’Assessore Giuseppe Zito che secondo loro si è reso colpevole di essersi preso tre giorni di vacanza e di aver risposto male in qualche concitata occasione. Sempre più poveri di una prospettiva politica, di un alternativa democratica all’attuale governo della Città, gli aspiranti necrofili, si lasciano andare solo a considerazioni di carattere privato…. Noi invece oltre che apprezzare, insieme a molti genitori, il lavoro fin qui svolto dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, ci complimentiamo con lui per l’impegno profuso e la pazienza sfoderata nel mettere la faccia sui problemi. Inoltre condividiamo pure la linea politica assunta dall’Amministrazione, (bene lo sforzo per cercare di rientrare nei parametri del patto di stabilità) e vorremmo ricordare a chi se ne fosse dimenticato che nel gruppo consigliare del PDL di Cerveteri milita un ex sindaco di questa città che fu sfiduciato dai suoi sostenitori, che è stato recentemente bocciato dai propri elettori di riferimento e che ancora è fermo a “quando c’ero io i treni arrivavano in orario (ma quando mai?)”. Invece di privare i cittadini di un referente istituzionale, il PDL dovrebbe riflettere bene sulla condizione nel quale il governo Berlusconi ha trascinato la scuola pubblica e la finanza locale (per non parlare dei 4.000 cassaintegrati Alitalia tra Cerveteri e Ladispoli e della Gasparri), e non ironizzare anche sui sacrosanti diritti umani di cittadinanza senza conoscere evidentemente neppure il significato (vedi quello che combina Alemanno sulla questione dei cittadini nomadi a Roma)”. “Certi e sicuri che l’intento dell’amministrazione Ciogli, sia quello di gestire al meglio delle proprie possibilità e capacità l’emergenza scolastica che abbiamo di fronte nel segno di soddisfare con impegno istituzionale, le esigenze e i diritti degli studenti e dei genitori lavoratori,- dicono ancora dal Prc – porgiamo con piacere la nostra solidarietà al compagno Giuseppe Zito per l’ingiusto attacco ricevuto, lo ringraziamo perchè da Assessore fino ad ora ha sempre lavorato a tempo pieno per il bene della nostra Città e confermiamo nel contempo il nostro appoggio al Sindaco e a tutta la Giunta comunale. Infine anche se dovesse risultare essere scontato, facciamo appello agli eletti in questo territorio: ai consiglieri provinciali Gabriele Lancianese (PDL) e Gino de Polis (PRC), al consigliere regionale Enrico Luciani (PRC) e all’on. Tidei (PD), nonchè agli Assessori Nieri e Rodano: chiediamo loro di unirsi a noi per rappresentare al meglio, nelle sedi ritenute più opportune, le esigenze di questa città sempre più sottoposta ad un vertiginoso incremento demografico”. “Crediamo come sempre abbiamo fatto (anche quando governavano altri) che la politica amministrativa debba piantarla di giocare con gli “orari dei trenini elettrici” e invece di fomentare tra la popolazione il dubbio e la rassegnazione, dovrebbe assumersi l’onere di portare a casa qualche risultato concreto per la nostra Città. – concludono – Se invece della demagogia, ci fossero in termini economico-finanziari, più risposte, maggiori contributi, ma anche una più equa ripartizione delle rimesse erariali da parte dello Stato centrale verso questa porzione di territorio, forse si smetterebbe di consegnare pezzi di società alla ideologia dei “privatizzatori” dei paesaggi e dei beni comuni, al qualunquismo, alle liste civiche bricolage, insomma all’anti-politica che tanto sembra andare di moda in questo periodo”.


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