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FI Giovani: dalla cronaca alla storia <br />

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CIVITAVECCHIA – “Forza Italia Giovani: dalla cronaca alla storia. E’ con questa convinzione che il gruppo locale di Forza Italia Giovani – come sostiene il portavoce dei giovani azzurri Niki Scotto- fa una riflessione sul congresso che in questo fine settimana darà ufficialmente vita al “Popolo della Libertà”, una formazione politica non padronale o “da predellino”, come ingenuamente si vorrebbe far credere, ma già radicata nel sentire degli italiani che, ad ogni importante tornata elettorale, lo hanno sempre premiato come accaduto anche nella nostra città.
Nasce, quindi, il più grande partito italiano, una grande forza popolare a vocazione maggioritaria che ha contribuito in maniera determinante all’approdo del nostro sistema politico verso un bipartitismo compiuto: ciò significa, essenzialmente, semplificazione nel quadro politico per venire sempre di più incontro alle vere problematiche del Paese. Un partito giovane, quindi, i cui componenti credono fermamente che la politica abbia il compito di sostenere la vita e l’attività delle persone, delle famiglie, e delle comunità intermedie, con un leader quale Silvio Berlusconi che, per la maggior parte degli elettori, è sinonimo di operatività, stabilità di governo e ottima gestione della cosa pubblica.

Tutto quello che precede ogni nuovo inizio è anche momento di riflessione su quanto già accaduto e, qui a Civitavecchia, non si può non pensare ai grandi obbiettivi che Forza Italia Giovani ha raggiunto, partendo, ad esempio, dalle circoscrizioni. Daniele Ceccarelli, Daniela Peco, Simona Galizia ed Emanuela Mari sono i quattro azzurrini che, dall’insediamento della giunta Moscherini, stanno sperimentando cosa vuol dire “fare politica” nella pubblica amministrazione; proprio per i loro costante lavoro Galizia e Mari, insieme al presidente della III circoscrizione, Annarita La Rosa, sono state invitate a partecipare al Congresso fondativo del PdL dove, tra i delegati con diritto di voto, siede anche Alessio Romagnuolo, già consigliere comunale nella giunta Saladini ..ed Assessore allo Sport con Moscherini. Romagnuolo, in particolare, si è definito “lusingato” per l’importante incarico che gli è stato affidato. Civitavecchia è quindi una città che premia chi si adopera instancabilmente per il suo miglioramento, anche se talvolta c’è chi finge di non accorgersene, e il PdL, che della meritocrazia in ogni campo si fa paladino, conta già su figure di questo genere.

Ci accingiamo a partecipare al congresso con la consapevolezza di aderire ad un nuovo progetto del Presidente Silvio Berlusconi, – commentano gli azzurrini- forti di quei valori e di quegli ideali che il Premier ci ha trasmesso attraverso il movimento giovanile di Forza Italia. Non dimentichiamo chi siamo, da dove siamo partiti ma, soprattutto, dove vogliamo arrivare.
L’organizzazione di questo momento storico ha fatto crescere in noi la consapevolezza che il PDL è un nuovo grande progetto voluto “dalla gente per la gente” e in questo progetto noi porteremo il nostro entusiasmo e la forza delle nostre idee, che speriamo di trasformino nella concretezza dei fatti anche all’interno di questo grande progetto che, con orgoglio e un pizzico di emozione, andremmo a sottoscrivere il prossimo 27 marzo.
A livello locale Il nostro auspicio, è che questo nuovo grande progetto possa in qualche modo rappresentare un momento di svolta con quella che è stata la politica (con la p minuscola) di questi ultimi anni ed in particolare di questo ultimo anno.
Il problema fondamentale, che poi è stato affrontato nella storia dalla cosiddetta filosofia politica, è rappresentato dalla differenza tra l’agire politico e l’agire in modo moralmente giusto.
L’azione umana riconosciuta moralmente giusta non corrisponde necessariamente ad un’azione politicamente valida; e viceversa.
Questo perché il modo di agire della politica si materializza nell’uso del potere, mentre l’azione moralmente valida si realizza facendo riferimento ad un sentire comune che si basa su principi riconosciuti moralmente giusti dalla comunità.
In questo nuovo partito, senza voler rivangare,(ma senza dimenticare), tutto quanto successo nel recente passato, vorremmo apportare il nostro concetto di gruppo, di squadra … sempre e comunque!!.
Una squadra che ha voglia di vincere si distingue dalle altre per la mentalità, la determinazione, l’impegno e quello spirito di sacrificio e abnegazione che la rende praticamente invincibile.
Avere voglia di vincere deve essere una condizione fortemente legata al concetto di squadra. Se prevale l’individualismo e la prevaricazione, l’egocentrismo dei singoli può trasformarsi in un vero e proprio veleno per il lavoro di gruppo. C’è bisogno, invece, di grande collaborazione, di cooperazione attiva, di condivisione continua per poter vincere insieme ed essere consapevoli della reale forza del team.
Sappiamo che questo è un concetto che spesso in politica viene usato a uso e consumo in base agli interessi del momento ma, per noi, rappresenta un modus vivendi imprescindibile.
È sorto in questi anni un altro popolo in Italia, umile e tenace, orgoglioso e onesto, moderato ma fermo nel difendere i principi di libertà, che non ha nessun passato da nascondere e che soprattutto non ha paura di sperare e di credere.
Questa popolo siamo noi, il Popolo della Libertà”.


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