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Furti a Marina Velka: due arresti e una denuncia

I fermati lunedì all’alba sono gli autori delle razzie notturne. I carabinieri sulle tracce del quarto uomo Recuperati anche il computer e il telefono del magistrato Mario Fresa, del Csm, proprietario di una villa

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TARQUINIA – Due giorni appena per assicurare alla giustizia i presunti responsabili dei furti pepetrati nei giorni scorsi ai danni di alcune ville di Marina Velka. Sono stati infatti tratti in arresto oggi i componenti della banda fermata lunedì all’alba dai carabinieri della Compagnia di Tuscania in collaborazione con i militari della stazione di Tarquinia, nell’ambito di un agguato che ha visto fuggire un solo componente dileguatosi tra i campi di grano. Dalle perquisizioni domiciliari dei malviventi, residenti a Roma, svoltasi lunedì fino a tarda notte, è infatti emerso numeroso materiale riconducibile ai furti messi a segno nell’ultimo periodo nella zona balneare. Tra gli oggetti rubati e ritrovati dai carabinieri, anche un orologio Rolex del valore di circa 15mila euro. In manette sono finiti una rumena, considerata la basista della banda, e il marito, di origine albanese, accusati di furto continuato in concorso e ricettazione. Sono stati associati, per competenza territoriale, ai carceri di Rebibbia e Regina Coeli. Il terzo uomo, anche lui albanese, è stato invece denunciato. Tra le vittime dei furti perpetrati nei giorni scorsi a Marina Velka, figura anche il magistrato Mario Fresa, membro del Consiglio superiore della magistratura. Dalla sua villa della frazione balneare era stato rubato anche il personal computer contenente dati riservati relativi al Csm e il telefono d’ufficio con l’agenda e i contatti di lavoro. L’indagine dei carabinieri della Compagnia di Tuscania e della stazione di Tarquinia, coordinata dal pm di Civitavecchia, Elena Neri, secondo il togato del ‘‘Movimento per la Giustizia’’, Mario Fresa, ha portato ad un risultato «inimmaginabile» per la sua tempestività. Il consigliere dormiva quando la notte di sabato scorso i ladri sono entrati nella sua villa. Un furto «scientifico», secondo Fresa, visto che è stato per lo più mirato ai suoi strumenti di lavoro. «Ringrazio il pm di turno e i carabinieri – ha detto Fresa – per l’efficacissima azione investigativa. Un risultato importante, soprattutto in un momento in cui è avvertito il bisogno di tutela della sicurezza del territorio». La banda era diventata il terrore degli abitanti della ville accanto al campo di golf, in alcune notti venivano denunciati addirittura cinque furti o tentativivari. I militari sono ora sulle tracce del quarto uomo fuggito all’alba di lunedì e ricercato con un vasto spiegamento di forze e con l’ausilio anche dell’elicottero. Non sarebbe una casualità che lunedì i residenti di Marina Velca hanno trascorso la prima notte in tranquillità, senza avvertire strani rumori o segnalare furti. Molti furti sono saltati proprio per la particolarità delle ville, protette da allarmi e inferriate. Tra gli arrestati anche alcuni già raggiunti da provvedimento cautelare per furti commessi a Civitavecchia. (Ale.Ro.)


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