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Il Questore Tagliente: “Bravo Lucchesi, dirigente alla guida di uomini preparati”

Per seguire il caso del ragazzo accoltellato è venuto due volte a Civitavecchia in una sola mattinata

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CIVITAVECCHIA – È tornato a Civitavecchia per complimentarsi con Giovanni Lucchesi e con i suoi uomini il Questore di Roma, Francesco Tagliente. A dire il vero il giorno del suo insediamento aveva preannunciato una visita ai commissariati distaccati, non nascondendo la sua simpatia nei confronti di quello di Civitavecchia. E quale occasione migliore di un reato cha ha visto all’opera ancora una volta con successo i poliziotti civitavecchiesi per sancire l’avvio di una nuova stagione. Il questore Tagliente all’alba di oggi, appresa la notizia dell’accoltellamento di un minore, si è precipitato a Civitavecchia per assistere personalmente all’avvio delle indagini. “Ho solamente voluto testimoniare la mia attenzione rivolta a chi lavora per la sicurezza pubblica – ha affermato alla presenza della autorità locali – sono venuto prima, quando ancora tutto era da chiarire e dopo, per stringere la mano a chi in sole quattro ore è riuscito ad assicurare alla giustizia l’autore del reato”. Gli elogi di Tagliente sono andati al primo dirigenti Lucchesi: “Ho trovato un commissariato diretto in maniera egregia”, e agli agenti impiegati sul territorio, primo tra tutti il vicequestore aggiunto Ermanno Baldelli che ha coordinato gli uomini impegnati nelle indagini: “Qui c’è personale preparato, la bravura di questi uomini – ha aggiunto il Questore – va messa in risalto, meritano attenzione, quella che il mio grande amico Giovanni Lucchesi sicuramente darà loro”. E proprio Lucchesi, che con Tagliente ha lavorato molti anni fa, ha raccontato un aneddoto legato al passato del nuovo Questore di Roma, abituato a quanto pare a controllare spesso il funzionamento del numero di emergenza 113, per stimolarne la dinamicità. “Confesso che qualche volta lo faccio ancora – ha dichiarato Francesco Tagliente prima di lasciare Civitavecchia – oggi ad esempio, di un fatto gravissimo che ovviamente già conoscevo ho voluto apprendere i dettagli dal 113, per il gusto di vedere quanto tempo ci avrebbero messo a rispondere. Devo dire che sono stati rapidissimi”.


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