Pubblicato il

Incidente al porto, ferito il comandante di un rimorchiatore

Condividi

CIVITAVECCHIA – Ha già subito l’asportazione della milza Alberto Scotti, il 61enne comandante del gruppo rimorchiatori Civitavecchia che, la notte scorsa, è stato vittima di un incidente in porto, attorno alle 23.30, mentre era impegnato tra l’imboccatura del canale di accesso allo scalo e la banchina 25 nelle operazioni di rimorchio della nave Grande Napoli, adibita al trasporto delle autovetture nuove. Un cavo di nylon si è spezzato mentre era in forte tensione, tornando indietro e colpendo il rimorchiatore Gialess sul quale stava lavorando l’uomo, sfondando prima la ringhiera antistante la cabina e spaccando poi il vetro della tuga di comando che, in parte, ha attutito il colpo salvando di fatto il comandante Scotti: le conseguenze, altrimenti, sarebbero state ancora più gravi. Feriti, lievemente, anche gli altri membri dell’equipaggio che hanno immediatamente allertato la Capitaneria di Porto e un’ambulanza. Attorno alla mezzanotte, terminate tutte le operazioni necessarie per il trasbordo in sicurezza dell’uomo, Scotti è stato trasferito d’urgenza al San Paolo, dove si trova tuttora ricoverato: sul volto e sul torace ha numerosi tagli dovuti alle schegge di vetro e la ferita più grave l’ha riportata all’addome, ragione per cui è stato necessario l’intervento chirurgico. «Intendiamo esprimere la nostra solidarietà e porgere i più sinceri auguri di pronta guarigione al comandante – hanno spiegato dalla Compagnia Portuale – riteniamo che quanto accaduto, anche alla luce dell’attenzione che da sempre si manifesta nello scalo marittimo sui problemi relativi alla sicurezza sul lavoro, debba sempre far mantenere alto il livello di attenzione. Ci riferiamo, nel PORTOcaso specifico, alla opportunità di sospendere le operazioni portuali quando le condizioni meteo-marine possono mettere a rischio l’incolumità degli operatori». Stessa richiesta avanzata dalla Filt Cgil che ha ricordato come l’equipaggio stesse operando con vento forte. «In situazioni analoghe – hanno spiegato – le autorità marittime degli altri porti sospendono le operazioni di entrata ed uscita delle navi chiudendo lo scalo, mentre a Civitavecchia si continuano a sottovalutare i rischi di queste attività. E’ necessario che vengano emanati regolamenti chiari per ridurre al minimo rischi di incidenti gravi».


Condividi

ULTIME NEWS