La capolista beffa i nerazzurri, Cacciatori: "i presupposti sono buoni
di CIRO IMPERATO
CIVITAVECCHIA – Il risultato è negativo, ma la prova decisamente positiva. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Il classico dilemma di queste situazioni dove si finisce la gara tra i complimenti ma a mani vuote. E’ successo al Civitavecchia, che bisogna dar atto a Cacciatori, nell’arco di dieci giorni ha assunto un’altra fisionomia: ha un’identità, ma soprattutto coraggio. Ha giocato (in emergenza) senza timori reverenziali con la formazione più in forma del campionato, quella Diana Nemi che poi è diventata anche la capolista del girone A di Eccellenza grazie a Paolo Caputo che con il suo Fregene ha imbrigliato al Paglialunga il Fidene, al termine di una gara scintillante terminata 1-1. I nerazzurri non si sono lasciati neppure condizionare dalla protesta verso la dirigenza degli ultras della gradinata, che sono ormai ridotti a poche unità. Hanno invece strappato applausi al pubblico della tribuna coperta, che ha apprezzato lo spirito battagliero della squadra. La partita è finita 3-1 a favore degli ospiti castellani, ma a quattro minuti dal 90esimo il risultato era sull’1-1 con il Civitavecchia che grazie ad un rigore di Gagliardini aveva risposto al gol dell’ex di Giampaolo De Luca che due anni fa raggiunse quota 200 reti tra i dilettanti con la maglia nerazzurra nella stagione culminata con la promozione in serie D e questa domenica ha invece toccata quota 210 (con tanto di maglietta celebrativa). Era tutto successo in un primo tempo durante il quale i padroni di casa avevano gettato le basi per quel predominio che sarebbe poi diventato più marcato nella ripresa. Un predominio però sterile con un paio di occasione importanti, la prima per Adornato e la seconda davvero clamorosa per De Luca (Francesco, il baby nerazzurro) non sfruttate a dovere. Ma il calcio in questi casi non perdona e per la regola non scritta del “gol sbagliato- gol subito” implacabile è arrivato all’86 il beffardo tap in di Parentela sulla respinta di Boccolini sul colpo di testa ravvicinato di Bastianelli, che poi in pieno recupero con una bella rovesciata ha fissato il punteggio sul 3-1. Un passivo immeritato, che fa tornare il Civitavecchia nella zona calda della classifica. Un aspetto che non preoccupa mister Cacciatori: “non soffro della sindrome di Stoccolma riguardo la salvezza – dice il tecnico – che anzi considero l’obiettivo minimo per una squadra che a mio avviso ha un buon potenziale e lo ha dimostrato in emergenza e contro un ottima squadra, che non a caso guida la classifica”. Il mister non ha parlato neppure di rinforzi: “So che la società non avrebbe problemi, ma credo in questo gruppo che mi sta dimostrando tutto il suo valore. Non ho la bacchetta magica ed in 10 giorni non posso risolvere tutti i problemi, tanto più che la squadra non è neppure al completo. Ma ho trovato lo spirito giusto, i ragazzi recepiscono e se da una parte è vero che c’è da lavorare tanto, dall’altra è pur vero che con questi presupposti possiamo farlo benissimo”. Un ottimismo che al momento sembra l’antidoto migliore – sicuramente più di contestazioni e scoraggiamenti – per uscire da questa difficile situazione.