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La riserva naturale delle Saline compie 30 anni

TARQUINIA. L’area protetta gestita dalla forestale È però ancora a rischio Alessio Gambetti rinnova l’appello ad intervenire contro l’erosione che minaccia la zona

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TARQUINIA – La Riserva Naturale “Salina di Tarquinia” istituita con decreto del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste del 25 gennaio 1980, ha compiuto trenta anni il 25 gennaio 2010. L’area protetta si estende su 170 ettari e presenta un ambiente di notevole interesse scientifico e naturalistico per la particolare vegetazione, per le molte specie rare di uccelli e per la caratteristica fauna presente nelle zone umide tipiche del mediterraneo. La gestione della Riserva Naturale è affidata al Corpo Forestale dello Stato, che la esercita attualmente per il tramite dell’Ufficio territoriale per la Biodiversità di Roma. La “Salina di Tarquinia” risulta infatti inclusa nell’elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), proposti nel Lazio ai sensi della direttiva 92/43 CEE ed è qualificata come Zona di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della direttiva 79/409 CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Habitat ideale per la sosta di diverse specie di uccelli sia stanziali che migratori tra i quali, il Fenicottero rosa, il cavaliere d’Italia, il cormorano, l’airone cinerino, ed altre specie, ospita animali selvatici come la volpe, la nutria, l’istrice, lo scoiattolo, il riccio e la testuggine comune. Nelle vasche vivono diverse varietà di specie di fauna ittica tra le quali anguille, cefali, spigole, gamberi, artemia salina e granchi. Una lunga striscia di ambiente dunale separa la Riserva Naturale dal Mar Tirreno e dove è possibile trovare specie come il giglio marino, il mirto marino, il lentisco.
Oggi però tutto questo è a rischio per il fenomeno dell’erosione costiera. A tal proposito mancano pochi giorni dalla fine di gennaio e c’è attesa per l’avvio dei lavori di ripascimento. «Ricordo all’amministrazione comunale nella figura del sindaco Mazzola e regionale nella figura dell’assessore all’ambiente Zaratti – dice Alessio Gambetti, residente nel borgo – di rendersi conto del patrimonio che è stato messo a rischio a causa dei ritardi nei lavori di ripascimento dal 2007 programmati, ma mai realizzati presso il sito della Riserva Naturale Salina di Tarquinia». «La Riserva Naturale – dice Gambetti – merita una maggiore attenzione amministrativa tesa alla sua tutela, difesa e importante alla sua valorizzazione e sviluppo. Rinnovo quindi il mio appello alle istituzioni comunali e regionali». Intanto, domenica 31 dalle 10 alle 12,30 l’associazione Fare Verde sarà presente in zona per pulire le Saline dai rifiuti. «Un’occasione – dice Gambetti – per vedere anche la grave situazione in cui versa la costa».


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