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«Cara Udc e company, se questa è la politica del fare vi dico “no grazie, non ci sto”»

La lettera di Luigi Cafarelli, ex vigile precario e nonno vigile

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CIVITAVECCHIA – Avrei qualcosa da obiettare, sia da cittadino libero che, come testimone da ex vigile precario». Comincia così la lettera di Luigi Cafarelli all’Udc, intervenuto sui contrasti tra il segretario del partito e il Sindaco. «Ricordo all’Udc che un suo rappresentante, nel governo della città ha la carica da vicesindaco cioè una carica di alto prestigio e responsabilità che dovrebbe avere peso nelle decisioni di giunta comunale. Nel documento chiedete che il sindaco debba mandarvi via, assumendosi la responsabilità fallimentare del progetto politico delle larghe intese. Sembra una mossa politica molto comoda. Dall’esterno il cittadino comune potrebbe pensare che, essendo a ridosso delle elezioni regionali, per centrifugare l’attenzione aprite “ il caso”. Se veramente pensate quello che scrivete, dopo questi macigni, dovreste voi con grande orgoglio andar via, come ricorda don Sturzo liberi e forti. Noi ex vigili precari abbiamo pagato a caro prezzo sulla propria pelle l’orgoglio di essere veramente liberi. Abbiamo subito l’umiliazione di chi ci aveva rassicurato riguardo la stabilizzazione. Ci siamo sentiti traditi da un padre che all’ultimo secondo ci ha girato le spalle. Noi ex vigili precari abbiamo vissuto con le nostre famiglie l’assurdità di ciò che scrivete, toccando con mano la non politica. Sappiamo solo che da luglio 2008 Civitavecchia ha perso molto, ce lo dicono i civitavecchiesi . Da quando mancano 16 vigili su strada, economicamente non vi sono state più entrate, in compenso nel settore vi sono state uscite riguardo ad un concorso bandito e poi ritirato. Il massimo si evidenzia con l’ultimo bando di concorso per vigili urbani, la città dovrebbe sapere che nella preselezione, svoltasi strategicamente in due punti di Roma , dovuto all’alta affluenza di partecipanti, nessun civitavecchiese ha superato la prova. Ancora una volta questa città ha snobbato i suoi figli “per politica”. Se questa è la politica del fare, per non parlare degli “articolo 90” , cara Udc e company, vi dico no grazie, non ci sto.  

   Luigi Cafarelli

  (ex vigile precario … e nonno)


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