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«Per me è una vicenda tra marito e moglie»

Niente solidarietà da parte di Moscherini a Vincenzo Monteduro, vittima di un’aggressione lo scorso 28 aprile Parole che lasciano intendere ciò che pensa il primo cittadino dello ‘‘sceriffo’’ che denuncia tutti: è solo un piantagrane che con la vicenda di via Pinelli ha inguaiato il Pincio. Intanto il segretario dei Repubblicani replica: «Che ne sa lui, una famiglia non l’ha mai avuta»

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CIVITAVECCHIA – «Aggressione a Monteduro? Perché che c’è una raccolta firme? Io penso che sia stata una vicenda tra marito e moglie. Punto e arrivederci». Così il sindaco Moscherini ha telegraficamente liquidato l’aggressione all’81enne segretario dei Repubblicani Europei Vincenzo Monteduro, picchiato da due sconosciuti la sera di Santa Fermina in piazza Verdi.
A dire la verità il primo cittadino aveva espresso già informalmente un proprio parere su questo grave fatto, osservando che in fin dei conti con ‘‘i casini che combina a ottantuno anni dovrebbe occuparsi di altro’’. Parole quelle del sindaco che possono essere lette in più modi. Da un lato infatti quanto accaduto all’anziano repubblicano sembrerebbe soltanto l’automatica conseguenza delle sue denunce che (come nel caso di via Pinelli) hanno creato un caos senza precedenti con terribili conseguenze sociali. Dall’altro Moscherini insinua il dubbio che Monteduro si sia inventato tutto, e magari quelle ecchimosi chissà dove o da cosa sono state causate. Quest’ultima interpretazione moscheriniana appare però piuttosto singolare dato che il segretario dei Repubblicani Europei in questi giorni sta accusando ulteriori danni fisici causati dai colpi ricevuti. I medici hanno infatti consigliato allo ‘‘sceriffo’’ di ricoverarsi in ospedale per poter curare meglio le proprie ferite, ma lui s’è rifiutato. «HoVINCENZO una vertebra della schiena che è rimasta danneggiata – ha raccontato Monteduro – in seguito ai tanti calci che ho ricevuto quando ero a terra. Anche la spalla e la mano sinistra sono tutt’ora in pessime condizioni». Malgrado ciò il repubblicano sembra intenzionato a proseguire sulla strada che da 26 anni a questa parte percorre. «È normale che Moscherini risponda così – ha commentato – lui non ha mai avuto né una moglie né una famiglia. Capisco che la solidarietà al nemico non va data, ma sarebbe stato utile per la società civile almeno condannare il pestaggio. In città si respira un’aria da far invidia al Ventennio. Penso che ad aggredirmi non siano stati quelli di via Pinelli, ma qualcuno che s’è arrabbiato per le denunce di piazza XXIV Maggio, infatti Rfi è intervenuta da Roma ed il cantiere ora è fermo (particolare questo che non trova conferme). Lì la faccenda è ancora peggio di via Pinelli. Almeno in quest’ultimo caso, se i cittadini si costituiscono parte civile, possono recuperare anche i loro soldi. Il comune invece rischierebbe il fallimento».


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