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«Rapiscono i gatti attirandoli col cibo»

S. MARINELLA. È la denuncia dell’Aidaa a procura e Nas su un nuovo inquietante caso di sevizie contro gli animali I felini catturati da cinesi in pieno centro storico. Croce: «Forse sono destinati ad uso alimentare»

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di ALESSANDRO D’ALESSIO

SANTA MARINELLA – Scoperti nuovi casi di torture nei confronti dei gatti della Perla. E’ quanto ha denunciato una donna santamarinellese che ha assistito a rapimenti di gatti randagi in pieno centro, sotto gli occhi indifferenti dei passanti. La donna ha inoltrato la sua testimonianza al portavoce nazionale dell’associazione animalista Aidaa, Lorenzo Croce, che nel pomeriggio di ieri ha inviato un’informativa alla procura di Roma. «Nei giorni scorsi – si legge nella nota – in via della Libertà di fronte alla parrocchia di San Giuseppe e in zona borgo Odescalchi sono spariti diversi gatti di alcune colonie feline gestite da gattare della zona». I gatti, secondo le testimonianze, sarebbero stati prelevati da persone di nazionalità cinese: «Gli uomini catturavano gli animali dopo averli attirati con il cibo per poi metterli nei sacchi e portarli via». L’aspetto che rende la vicenda ancora più inquietante è che probabilmente questi gatti potrebbero essere destinati ad uso alimentare, come è già avvenuto in passato. Per questo il presidente Croce ha inviato l’informativa anche al comando dei Nas di Roma, presso il ministero alla Sanità. «Secondo le segnalazioni che abbiamo ricevuto – ha fatto sapere Lorenzo Croce – i fatti si sarebbero svolti alla presenza di diversi testimoni che però non sarebbero intervenuti, limitandosi ad osservare l’accaduto. Non vogliamo assolutamente sollevare polemiche o allarmismi, ma è opportuno segnalare l’assoluta indifferenza della gente, che stando a quanto segnalato ha assistito alla cattura dei gatti, che potrebbero essere destinati al mercato alimentare, senza muovere un dito». Non bastavano le sevizie da parte dei praticanti le messe nere, ora a straziare i poveri felini, ci si sarebbero messi anche i cinesi, che per giunta, potrebbero propinare nei piatti dei loro ristoranti le povere bestiole. Non è infatti la prima denuncia di sevizie particolarmente crudeli nei confronti dei felini nella città di Santa Marinella. Come si ricorderà, la Provincia si era occupata mesi fa del ritrovamento di numerose carcasse di felini neromantati, letteralmente sventrate e gettate sul lungomare, con tanto di oggetti che facevano pensare a riti satanici o sacrificali pseudo-esoterici. Fra polpette avvelenate all’interno dei parchi pubblici, stragi e rapimenti vari, per chi possiede un animale domestico, la vita in città sembra essere davvero tutt’altro che facile.


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