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Le casette abusive lungo il Mignone saranno demolite

TARQUINIA. Le 22 baracche verranno rase al suolo con l'intervento della PoliziaLe ruspe entreranno in azione subito dopo Pasqua. I proprietari hanno perso l’ultimo ricorso

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TARQUINIA – Le ventidue casette abusive che si trovano sul Mignone saranno demolite. Le ruspe entreranno in azione dopo Pasqua. L’ordine di domolirle è arrivato a conclusione di un contenzioso che risale al 1972. I proprietari hanno infatti perso l’ultimo ricorso che era stato avanzato e dunque dovranno arrendersi e sgomberare le costruzioni. L’ordine di demolizione dalla Prefettura è passato alla Questura di Viterbo e dunque al vicequestore aggiunto Riccardo Bartoli del Commissariato di Tarquinia che, se necessario, ricorrerà anche alla forza per portare a termine una situazione di illegalità che si protrae da decenni. La polizia locale ha tentato più volte di procedere alla demolizione senza però ottenere risultati. Ed è per questo che adesso nel comune etrusco si è deciso di ricorrere alla forza pubblica e di attuare un intervento decisivo per eliminare una volta per tutte le baracche abusive costruite senza fogne ne acqua corrente, ma munite di energia elettrica. Dal ‘99 l’area è stata inserita dalla Regione tra le zone ad altissimo rischio inondazione e non sono consentite trasformazioni dello stato dei luoghi di alcun tipo. Una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l’Ardis, peraltro, alla fine del 2004 mise in luce l’esistenza di una pericolosa situazione di abuso della quale si interessò la Procura di Civitavecchia affinché le denunce si traducessero in demolizioni.


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