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Le conseguenze di una scelta

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Una scelta di difficile comprensione politica. La nomina di Enzo De Francesco alla guida di Etruria Servizi (di cui si parlava già prima del rimpasto) era tornata di attualità nei giorni scorsi. Oggi si può leggere il significato della conferenza stampa dell’ex assessore che nei giorni scorsi sventolò un certificato della Procura di Vicenza per dire «non sono indagato». Quel documento, che di per sé non prova nulla, serviva invece a preparare il terreno per una scelta di cui, con ogni probabilità, non era convinto neppure il sindaco, se è vero che fino alla fine avrebbe cercato di far desistere Massimo Lombardi dal presentare le dimissioni.
Moscherini sa bene che la nomina di De Francesco porterà (o meglio, sembra aver già portato) nuovi mal di pancia in maggioranza, stavolta molto più difficili da ‘‘curare’’. Senza contare che, agli occhi dell’opinione pubblica, si tratta comunque di aver messo al vertice della maggiore azienda comunale una figura senza esperienza manageriale e che deve ancora chiarire diverse questioni che, in un modo o nell’altro, lo hanno visto coinvolto. Nei prossimi giorni, poi, sarà definita la scissione di Etruria Servizi. De Francesco rimarrà al suo posto per un paio di mesi, salvo poi passare alla nuova Sot. Valeva la pena di pagare un prezzo (politico) che si preannuncia molto caro? Ma forse, stavolta, Moscherini non poteva proprio dire di no. (m.gra.)


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