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Liste all’Agraria: scattano le verifiche

TARQUINIA. Daniele Generali ha denunciato di non aver mai firmato la propria candidatura nella lista civica del centrodestra Il Pdl: «Piena fiducia negli inquirenti. Siamo sicuri che si è trattato di un equivoco»

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TARQUINIA – La commissione elettorale dell’Agraria ha preso atto del suo ritiro. Dopo che, lui stesso, ha denunciato di non aver mai apposto alcuna firma per la presentazione della propria candidatura. Daniele Generali non è dunque più in corsa nella lista civica ‘‘Per Anna Rita De Alessandris presidente’’. Lui stesso ha dichiarato di non aver mai autografato il documento di accettazione della candidatura e sul caso adesso indagano i carabinieri per accertare se il fatto, che può costituire un grave reato penale, sia stato realmente commesso. Da capire anche se si tratta di un caso isolato o se ce ne sono altri. Un controllo dettagliato di tutte le liste presentate per le elezioni dell’Università Agraria a questo punto s’impone e il clima elettorale si anima. C’è chi parla di bufera nel centrodestra, ma il Pdl smentisce categoricamente e rimanda la chiarezza alle indagini delle forze dell’ordine. «Nessuna bufera nelle file del centrodestra di Tarquinia», chiarisce una nota ufficiale del Pdl. Al fine di fare chiarezza ed evitare l’inizio della distribuzione di veleni prodotti specificatamente per la campagna elettorale appena iniziata, i dirigenti del Pdl tarquiniese informano che è vero che un candidato inserito nella lista civica del presidente ha deciso di ritirarsi. «Sul fatto che il candidato sostenga di non aver firmato la sua candidatura – dicono i dirigenti del centrodestra – è cosa da verificare. Dover accertare questo sarà compito della legge, nella quale noi abbiamo piena fiducia». «Siamo sicuri che deve esserci un brutto equivoco – incalza il Pdl – che peraltro ci auguriamo venga presto chiarito. È giusto che si sappia che i candidati nella lista del Pdl e della lista del presidente, siano essi veterani della politica o di prima candidatura, non hanno ricevuto alcuna pressione da parte del partito al fine di doversi candidare, poiché ognuno con la propria scelta, si è assunto la sua personale responsabilità. Siamo un partito veramente democratico che lascia spazio a tutti senza discriminazioni sociali di sorta. Ognuno di noi è abituato ad assumersi il proprio incarico e a rispondere del proprio operato». «Confermiamo – conclude il Pdl – la nostra piena fiducia nel dirigente del nostro partito che ha raccolto le firme dei candidati, poiché ci ha dimostrato impegno, attenzione e serietà nel lavoro svolto». La campagna elettorale, inizia così nel segno dei veleni. A tenere banco in queste ore c’è anche il botta e risposta tra la candidata alla carica di consigliere dell’Agraria nel Pdl, Diletta Alessandrelli, che in maniera goliardica critica l’amministrazione uscente, e il Pd che, a stretto giro di posta, replica all’esponente della Giovane Italia. La giovane e pasionaria parla della campagna lanciata dal suo movimento criticando le deliberazioni di fine mandato varate dall’amministrazione Antonelli: «A che gioco giochiamo? – si domanda – Ad Agraria Ville si gioca mandando a casa Antonelli il 30 e 31 maggio; la postazione di gioco è la cabina elettorale». «L’idea – dice Diletta Alessandrelli – nasce dall’esigenza di avvicinare e sensibilizzare i giovani alla politica e quale miglior strumento della parodia di uno dei più famosi e cliccati social game di Facebook? La politica ha un sapore più allettante se la si fa con goliardia». «Agraria Ville – aggiunge la giovane – è una accesa critica agli atteggiamenti arroganti per nulla ‘‘democratici’’ e poco trasparenti adottati nell’ultimo consiglio da Antonelli e i suoi, che non tenendo in nessun conto del consueto semestre bianco che precede le elezioni, hanno deliberato il rinnovo per quattro soldi del contratto di gestione del campeggio di proprietà dell’Agraria, in località Spinicci, alla Maretour srl fino al 2018 e dopo 10 anni di contenziosi. Questa sinistra è tanto arrogante da pretendere di decidere sul futuro del nostro territorio anche per chi potrebbe essere eletto al loro posto, oppure è talmente ottimista da credere alla favola della riconferma elettorale: i cittadini spiegheranno a questi signori di non credere alle favole, bocciandoli con il loro voto». Il Pd, rispedisce al mittente l’attacco «A Diletta Alessandrelli consigliamo di giocare con le bambole. Se vuole avvicinare i giovani alla politica, lo faccia con contenuti e serietà e non scimmiottando i giochi di facebook con insulti gratuiti e bugie. Consigliamo altresì testi giuridici per capire che cos’è il semestre bianco. Metodi vecchi di fare politica usciti da una bocca giovane armata ad arte da consiglieri poco saggi».


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