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L’ospedale ridotto in Ptp

Tarquinia. Secondo la bozza del decreto commissariale il nosocomio etrusco rischia la riconversione Potrebbe essere trasformato in un grande poliambulatorio diurno con la soppressione totale dei reparti e un’unica area specialistica

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TARQUINIA – La bozza del decreto commissariale per il riordino della rete ospedaliera prevista nell’ambito del Piano di rientro dal deficit sanitario della Regione Lazio, prevede la trasformazione e la riconversione per venti ospedali del Lazio. Tra questi, figura anche l’ospedale di Tarquinia. Il nosocomio etrusco, secondo quanto riportato nella bozza, rientrerebbe, cioè, tra gli ospedali che saranno riconvertiti in centri diurni, monospecialistici e presidi territoriali di prossimità (Ptp). Tradotto in termini semplici, ciò significherebbe la riduzione dell’ospedale in una sorta di maxi poliambulatorio, funzionante solo di giorno. Sparirebbero, cioè, i vari reparti per il ricovero, probabilmente possibile solo all’ospedale Belcolle di Viterbo. L’ipotesi monospecialistica potrebbe prevedere, inoltre, il solo mantenimento del reparto di ortopedia. Un’ipotesi, quella della trasformazione del nosocomio di Tarquinia, già paventata da tempo e che ormai sembra prendere forma concreta. Del resto, di progressiva riduzione dell’ospedale di Tarquinia e di possibile morte per eutanasia, aveva già parlato il responsabile del tribunale dei diritti del malato, Federico Galletti. Gli ospedali in questione sono due nel territorio di Viterbo, Acquapendente e appunto Tarquinia; uno a Rieti (Marzio Marini), uno a Latina (Polo Ospedaliero Latina Sud a Gaeta) e uno a Frosinone (Civile di Anagni). Il centro per la salute della donna Sant’Anna a Roma sarà trasformato in poliambulatorio e day surgery, mentre, sempre nella capitale, il centro riabilitazione paraplegici, Luigi Spolverini e Villa Albani, avranno posti letto solo per la riabilitazione. Secondo quanto previsto nella bozza, ad essere, invece, riconvertiti esclusivamente in (Ptp), saranno 4 istituti di ricovero di Roma: Nuovo Regina Margherita, Santissimo Gonfalone, San Giovanni Battista, santissimo Salvatore; uno a Ronciglione e 5 in provincia di Frosinone. (Ale.Ro.)


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