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Morra, respinta la richiesta di domiciliari

Secondo quanto riferito in serata da una agenzia il Gip avrebbe sciolto la riserva. I difensori: «Non ci è stato ancora comunicato nulla». Durante l’udienza di convalida il poliziotto ha confermato la propria versione dei fatti: «Ho sparato a terra». Oggi l’incarico per l’autopsia

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    di BARBARA LA ROSA

 

CIVITAVECCHIA – Resta in carcere Paolo Morra, il 50 enne poliziotto civitavecchiese accusato dell’omicidio del senegalese Chieck Mory Diouf. Secondo, infatti, quanto riportato in serata dall’ agenzia di stampa Adnkronos, il Giudice per le Indagini Preliminari Giovanni Giorgianni avrebbe respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali difensori dell’ uomo Giuseppe De Chirico e Lorenzo Mereu, accogliendo l’ istanza del Pm titolare Maria Bianca Cotronei. L’uomo, quindi, per il momento resterà presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Nella tarda serata di oggi, tuttavia, gli avvocati difensori dell’ indagato non avevano avuto ancora contezza della decisione del giudice, che si era riservato di decidere al termine dell’ udienza di convalida dell’arresto. Di fronte al Gip, sarebbero emersi particolari importanti, di aiuto agli inquirenti per la ricostruzione della dinamica dei fatti. L’ ispettore di OMICIDIOPolizia, infatti, ha deciso di rispondere alle domande del giudice, fornendo la propria versione dell’accaduto. In particolare Morra ha riferito al giudice di essere uscito da casa sua, poiché richiamato da forti grida provenienti dall’ abitazione a fianco; un intervento di Polizia, dunque, per cercare di sedare gli animi. A quel punto Diouf, invece di calmarsi, secondo Morra si sarebbe affacciato dalla finestra della propria abitazione e, «con atteggiamento minaccioso ed ostile, gli avrebbe risposto di non interferire assolutamente su quanto stava succedendo in casa». A quel punto, sorpreso dalla reazione dell’ uomo , Morra avrebbe sparato a terra un colpo di fucile. Tuttavia, Diouf, invece di rientrare a casa, sarebbe uscito di corsa, dirigendosi verso il figlio di Morra, uscito, frattanto dalla propria casa. In quel frangente l’ ispettore di Polizia avrebbe sparato il secondo colpo anch’esso, sempre secondo quanto ha riferito l’indagato, «diretto verso terra»; colpo che, tuttavia, ha ferito mortalmente l’ uomo. Domani il Pm conferirà al perito Sacchetti il compito di effettuare l’ esame autoptico sul corpo della vittima. Esame, le cui risultanze, potrebbero avere un peso decisivo sull’addebito di responsabilità in capo al Morra.


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