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Moscherini sulla variante termale: «Montino sta punendo Civitavecchia per avermi eletto»

Il Sindaco ha scritto al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo

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CIVITAVECCHIA – Il sindaco Gianni Moscherini è intervenuto sulla variante termale, scrivendo una lettera al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e all’assessore regionale all’Urbanistica Esterino Montino, trasmessa inoltre per conoscenza al consigliere comunale Marietta Tidei. “Egregi signori,sono a scrivervi per chiedere al presidente Marrazzo un autorevole intervento per sbloccare la situazione relativa alla variante termale, perché credo che, lui sì, abbia interessa istituzionale a risolvere i problemi della nostra città e del territorio. Voglio altresì aiutare l’assessore Esterino Montino a comprendere il senso di questo importante atto, anche se a lui non interessa il danno che subirebbe la nostra città. Abbiamo infatti dovuto prendere atto delle dichiarazioni resa dall’assessore Montino, intervenuto nei giorni scorsi proprio in merito alla variante termale. Alcune considerazioni tuttavia appaiono doverose. Devo ricordare a Montino che il progetto proposto dal Comune riguarda una variante urbanistica e non una lottizzazione; si parla di una quota massima di 270 mila metri cubi, di cui solo il 25% residenziale e il resto ad uso alberghiero, produttivo e commerciale. Peraltro il massimo consesso tecnico-urbanistico della Regione Lazio, il CTCR, su questa variante ha già espresso parere favorevole dopo verifiche e controlli durati ben sei anni. Il piano di valorizzazione delle terme, evocato dall’assessore regionale, è la logica conseguenza di un piano di attuazione che potrà essere presentato solo dopo che il Comune di Civitavecchia avrà acquisito la piena disponibilità dell’immobile termale, oggi gravato da un contenzioso con la Mastrofini Srl e da un’ipoteca delle banche creditrici pari a circa 15 milioni di euro, che potranno essere risolti con il solo passaggio della variante. E questo contenzioso, voglio ricordare a Montino, se non risolto positivamente, sarà causa di un danno economico gravissimo per il Comune di Civitavecchia e lui, da vicepresidente della Regione Lazio, ha il dovere di porvi attenzione e non di mostrare disinteresse come fatto finora. Siamo di fronte al cane che si morde la coda: da una parte mi si chiede un piano di valorizzazione delle terme e dall’altra si nega al Comune di Civitavecchia la variante, l’unico strumento mediante il quale lo stesso piano di valorizzazione diventa possibile. Non voglio credere che il no di Montino possa essere legato ad un’idea di punizione collettiva della città di Civitavecchia per avermi eletto; ho troppo rispetto per le istituzioni per credere che il presidente e un assessore della giunta Regionale possano perseguire un simile disegno. D’altro canto ho già inviato all’assessore ampia documentazione in merito all’ipotesi di valorizzazione termale e nelle prossime ore gli manderò un’ulteriore comunicazione, assicurandomi che arrivi a destinazione, che gli chiarisca i passaggi legali e urbanistici necessari per realizzare il progetto termale e mi aspetto a breve che vorrà smentire con i fatti le voci circolanti in questi giorni”.


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