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Nas al canile: pericolo chiusura

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CIVITAVECCHIA – I Nas sono tornai al canile. A distanza di un anno i carabinieri del nucleo antisofisticazione si sono presentati per riscontrare eventuali cambiamenti presso la struttura comunale.
Cambiamenti quasi inesistenti, aspetto che avrebbe fatto infuriare i Nas, che tra l’altro ieri mattina hanno tentato invano di parlare con il dirigente all’Ambiente, Collia.
Scoli non a norma, impianto elettrico fatiscente, per non parlare poi dell’altissimo rischio biologico, denunciato nei mesi scorsi da la Provincia.
Tutte cose che i carabinieri hanno messo nero su bianco già a settembre del 2009, chiedendo e ottenendo l’impegno da parte del Pincio per l’adeguamento della struttura, in cambio della mancata disposizione di chiusura.
Aspetti disattesi: il Comune, nonostante negli ultimi tre mesi abbia fatto notevoli passi in avanti per quanto riguarda l’organizzazione del canile municipale (assunzione di un veterinario, avvio della campagna di sterilizzazione dei cani, nuove gabbie) non ha messo mano ai problemi evidenziati dai Nas.
«Se non avessimo seguito le indicazioni dei veterinari della Asl, di sicuro ci avrebbero fatto chiudere». Commenta così l’accaduto l’assessore Giancarlo Frascarelli, affermando che il canile godrebbe di ottima salute sotto l’aspetto delle manutenzioni interne.
I carabinieri tuttavia sono stati intransigenti: entro martedì il dirigente del settore dovrà fornire una relazione dettagliata sugli accorgimenti presi per mettere a norma la struttura. E c’è da scommettere che tra poche settimane un ulteriore controllo decreterà il futuro di un canile che tutti dicono di amare ma che pochi trattano con il rispetto che si deve a qualcosa di proprio.


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