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 «Il Pd ha disatteso i programmi concordati»

Allumiere. Silvio Stampigioni spiega le ragioni del Prc che ha deciso di uscire dalla maggioranza» «Era necessario sciogliere l’alleanza per evitare di prendere in giro i cittadini»

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di ROMINA MOSCONI

ALLUMIERE – Dopo l’uscita dalla maggioranza dell’Agraria di Allumiere il gruppo del Prc torna sull’argomento «per puntualizzare alcuni aspetti» e «per spiegare agli allumieraschi e ai lettori de La Privincia» i motivi di questa scelta. «Non è la polemica che mi interessa – spiega il coordinatore dei rifondisti, Silvio Stampigioni – ma ci teniamo a spiegare perchè abbiamo chiuso pure con l’Agraria. A differenza di ciò che dice il presidente Frezza la nostra uscita non è motivata da una linea di partito nazionale e regionale e neanche è stata accentuata dalle dimissioni di Superchi, ma è stata una scelta politica maturata da tempo. Avevamo sottoscritto col Pd un programma elettorale preciso, fra i cui punti c’era il no ‘‘senza se e senza ma’’ alla riconversione a carbone di Tvn e l’istituzione di una riserva naturale. Come tutti sanno la giunta Battilocchio ha sottoscritto invece l’accordo con l’Enel; un altro aspetto disatteso riguarda l’istituzione della Riserva Naturale per la quale ancora non c’è chiarezza. Sorge allora spontanea una domanda per i lettori e per i nostri concittadini ‘‘Chi è che ha violato il programma’’? Come si può rimanere accanto a chi ha disatteso i programmi concordati? Dopo questi fatti non abbiamo potuto far altro che sciogliere l’alleanza per evitare di prendere in giro i cittadini. E’ giusto dire che il nostro gruppo ha fatto degli errori, uno dei quali è stato quello di portare troppo alla lunga la questione, dovevamo uscire quando l’abbiamo fatto dal Comune. Ma come dice un noto proverbio ‘‘errare è umano, perseverare è diabolico’’, quindi abbiamo deciso di andarcene per non perpetrare ancora l’errore». Stampigioni poi puntualizza anche un’altro aspetto: «Pasquini, oltre ad essere vice presidente dell’Agraria è anche il coordinatore del Pd: visto che ha spiegato che la sua giunta ha scelto di ‘‘non accettare i 50mila euro per l’accordo del Comune con l’Enel perché non condividevano questa scelta’’, lasciando intendere quindi che non è in linea con la scelta di Battilocchio, che è del suo partito, come mai non ha il coraggio di chiedere al sindaco e alla sua giunta di dimettersi dal momento che l’accordo è stato invece stipulato?»


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