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Nucleare, Carapella: “Bene Marrazzo. Nessuna centrale a Montalto”

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MONTALTO DI CASTRO – “La decisione assunta oggi dalla Giunta su proposta del Presidente Marrazzo e dell’Assessore regionale, Parroncini, di ricorrere alla Consulta, come già hanno fatto altre Regioni, contro la legge 99/09 che autorizza il Governo a localizzare sul territorio nazionale siti per l’impianto di nuove centrali nucleari, è una decisione positiva e doverosa che spazza via ogni margine di ambiguità da parte del Governo regionale”. E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politiche per la Casa alla Pisana, Giovanni Carapella. “Oltre al fatto che le centrali di Torrevaldaliga e di Montalto assicurano già alla nostra Regione energia in abbondanza – prosegue – l’operazione condotta dal Governo con l’approvazione della legge 99/09, paradossalmente chiamata “legge sviluppo”, è tutt’altro che trasparente. Innanzitutto si è preteso di reintrodurre il nucleare, bocciato a suo tempo da un referendum popolare, servendosi di uno strumento costituzionalmente inadeguato come la legge ordinaria. Sui territori in cui sono stati individuati i siti dove dovranno sorgere le centrali di vecchia generazione si pensa di aprire “tavolini” di trattative di compensazione con i poteri locali mirati a “comprare” il consenso delle popolazioni. A ciò si aggiunga che nel testo di legge non vi è menzione alcuna su quali saranno i siti deputati allo stoccaggio delle scorie nucleari. In questo quadro – conclude Carapella – il no al nucleare della Regione Lazio rappresenta un atto di responsabilità e una scelta che guarda al futuro: un futuro di sostenibilità ambientale, di modelli di consumo più frugali, di risparmio energetico e di incentivazione delle fonti energetiche alternative, in primis il solare ad alta concentrazione che scienziati del calibro di Rubbia sono stati costretti a sperimentare fuori dal nostro Paese.”


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