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Oltre 210 penitenti in processione

Stasera il tradizionale corteo del Cristo Morto Ieri i ‘‘Sepolcri’’ e la celebrazione del vescovo Chenis

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CIVITAVECCHIA – Nella cattedrale gremitissima il Vescovo della diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, Monsignor Carlo Chenis, ha concelebrato con tutti i sacerdoti della diocesi la solenne messa crismale durante la quale sono stati benedetti gli olii. Ieri sera poi grande partecipazione alla messa ‘‘In coena Domini’’; subito dopo c’è stata l’adorazione all’Altare della Reposizione. Il Presule come tutti i civitavecchiesi ha visitato ‘‘i Sepolcri’’ allestiti nelle varie chiese cittadine salutando e benedicendo i fedeli che ha incontrato. Mancano solo poche ore all’attesa tradizionale processione del Cristo Morto che partirà stasera dalla chiesa della Stella. Un corteo religioso che muoverà circa 800 persone fra figuranti, misteretti, penitenti, volontari e musicisti, divisi in 11 quadri. Cinque i corpi statuari raffiguranti i misteri dolorosi, poi c’è il carro (risalente agli anni ‘30) che porta la statua ottocentesca del Cristo Morto, dopodichè le Tre Marie e poi l’Addolorata portata dalle donne. Come al solito però grande attesa c’è per i pentitenti incappuciati: quest’anno i confratelli del Gonfalone hanno raccolto oltre 210 unità. Trentatre saranno invece i ‘‘misteretti’’, cioè i bambini impegnati a portare i piccoli simboli della passione e morte di Gesù. «Se il tempo lo permette poi si porterà in processione una preziosa coltre funebre del ‘700 ricamata in argento – ha sottolineato Gianni De Paolis, priore della Arciconfraternita del Gonfalone – prima della partenza il Vescovo, Monsignor Chenis passerà a benedire i penitenti. Ricordo a tutti i partecipanti il senso della penitenza e della preghiera e quindi di rispettare le regole e non creare problemi». Il corteo che ripercorre la Via Crucis di Gesù, uscirà quindi come al solito alle 20,30 dalla chiesa della Stella per attraversare le vie del centro. Invariato il percorso della processione rispetto agli anni passati che passando da via Trieste raggiungerà corso Marconi, corso Centocelle, via Buonarroti, girerà in via Annovazzi per attraversare viale Guido Baccelli fino alla Madonnina e riscenderà da corso Centocelle per fare rientro in piazza Leandra. Particolarmente emozionante come sempre sarà il rientro in piazza Leandra del carro del Cristo morto che viene trasportato in corsa lungo la salita che porta in piazza. «Come sempre – conclude De Paolis – confidiamo sempre nella clemenza del tempo per una migliore riuscita della manifestazione». La processione dello scorso anno è stata caratterizzata dal forte vento di libeccio che però non ha impedito la partenza del corteo religioso. (Rom. Mos.)


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