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Ospedale: guasto tecnico alla sala operatoria

Tarquinia. Un mal funzionamento dell’autoclave ha impedito la realizzazione degli interventi chirurgici e delle operazioni di sterilizzazione per 24 ore Bruno Catini di IdeAzione: «Il silenzio sul nosocomio sta diventando preoccupante. E il sindaco è stato avvisato?»

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TARQUINIA – È di sabato, ore 7,30, la lettera con la quale il responsabile della sala operatoria dell’ospedale di Tarquinia, dottor Giuseppe Rabuffi, comunica un guasto tecnico alle autoclavi della sala operatoria. La missiva è indirizzata alla direzione sanitaria, e a tutte le unità operative di chirurgia, ostetricia, ginecologia, ortopedia, medicina, pronto soccorso, radiologia ed anestesia, «In seguito al forte odore acre – si legge nella missiva – proveniente dal locale autoclavi che si diffonde in tutti gli ambienti della sala operatoria, rendendo impossibile per il personale la permanenza nella stessa, si dispone: urgentissima chiamata dell’ingegneria clinica per la risoluzione veloce del guasto tecnico e l’interruzione dell’alimentazione elettrica delle autoclavi. Si rende noto a tutte le unità operative ed al pronto soccorso che non potranno essere svolti interventi chirurgici programmati sino alla risoluzione del problema che sarà rapidamente comunicata non appena avvenuta. Inoltre i reparti che usufruiscono della sterilizzazione della sala operatoria dovranno provvedere con altre soluzioni mentre per urgenze indifferibili ed intrasferibili la sala operatoria resta disponibile». Domenica scorsa, dopo 24 ore, con una seconda lettera il dottor Rabuffi comunica la risoluzione del guasto e pertanto la sala operatoria torna ad essere operativa, ma l’episodio desta preoccupazione tra gli utenti, soprattutto perchè solo gli addetti ai lavori erano a conoscenza del fatto. Sul caso prende la parola Bruno Catini, presidente dell’associazione politico-culturale ‘‘IdeAzione’’ che solleva interrogativi su quello che sarebbe potuto accadere in caso di ugenze e soprattutto si domanda se il sindaco di Tarquinia, che rappresenta la massima autorità sanitaria locale, è stato avvisato del guasto. «Ora mi domando – dice Catini – cosa sarebbe potuto succedere se il guasto si fosse verificato durante un intervento chirurgico. Ogni quanto tempo viene garantita la manutenzione delle autoclavi? Esiste un’autoclave di riserva? Ci sono state richieste di intervento ed in caso di risposta affermativa verso quali altri nosocomi sono state dirottate? È stato informato il responsabile del Tribunale dei Malati della situazione occorsa nelle due giornate di agosto? Il sindaco Mauro Mazzola in qualità di massima autorità sanitaria locale era al corrente della situazione?» Catini, che ha segnalato il fatto tra gli altri, al presidente Marrazzo e al sub- commissario alla Sanità Morlacco, chiede risposte ai quesiti «che poi – dice- sono gli stessi che la maggior parte della popolazione si pone». «Il silenzio che avvolge l’ospedale sta divenendo preoccupante – conclude Catini – Il nostro ospedale ha eccellenze in ogni reparto: diamo la possibilità ai nostri medici di potersi esprimere al meglio senza perdersi in una goccia d’acqua. Invito tutti i cittadini a segnalare con forza eventuali disservizi e malfunzionamenti con l’intento di mantenere elevati gli standard di un complesso ospedaliero costruito con i soli soldi dei tarquiniesi».


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