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Polizia di Frontiera, due arresti e sette denunce

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CIVITAVECCHIA – Un impegno a 360 gradi quello della Polizia di Frontiera che, per tutta la settimana, da lunedì a ieri, ha messo in atto un controllo a tappetto del porto, per garantire la sicurezza all’interno dello scalo. In cinque giorni gli agenti del primo dirigente Paolo Malorni e del sostituto commissario Archimede Pucci hanno provveduto al controllo di 10.165 persone e 30 navi, hanno effettuato dieci perquisizioni domiciliari, arrestato due persone, denunciate sette, sequestrate due auto e quattro noccoliere di ferro, i cosiddetti “tirapugni”, in possesso di un professore spagnolo in gita con i propri ragazzi che è stato poi denunciato. Per quanto riguarda le auto, la Polizia di Frontiera ha dichiarato guerra all’busivismo. In questi giorni ha condotto un’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Margherita Pinto, che ha permesso di smascherare una banda composta da un italiano e tre tedeschi. Il gruppo operava in porto e fuori come Noleggio con Conducente, utilizzato auto rubate in Germania e avando come base Roma e Viterbo. Le vetture, di grossa cilindrata, sono state sequestrate e i quattro tutti denunciati a piede libero. Così come sono stati denunciati anche due marittimi, di cui uno recidivo e addetto alla security, per aver tentato di far evadere dalla nave un tunisino clandestino espulso da Palermo. Un altro marittimo, Giuseppe Ianni, imbarcato su una nave da crociera, è invece stato arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa su internet e alla clonazione di carte di credito e postpay. L’uomo, sul quale pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palmi, recuperava documenti e carte di credito ed effettuava le truffe attraverso internet. Infine in manette è finito, giovedì sera, il 42enne romeno Dan Dobra, ritenuto l’assassino del connazionale Cristel Bondalici, di 50 anni, ucciso nel febbraio del 2009 in un casolare diroccato nella zona di Villa Palma a Terni. Saputo della sua presenza a bordo della nave proveniente da Barcellona, con una motovedetta gli agenti lo hanno raggiunto, individuato, portato a terra e poi trasferito al carcere di Borgata Aurelia.


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