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Presentato a Bracciano il programma di Screening mammografico della Asl RMF&nbsp;<br />

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BRACCIANO – Saranno inviate circa 7000 lettere d’invito alle donne in età compresa tra 50 e 69 anni. Parte in questi giorni il programma di screening mammografico nel Distretto F3 con un evento pubblico di presentazione che si è svolto stamane nella Sala conferenze dell’Archivio Storico di Bracciano, in piazza Mazzini. La Campagna di screening è rivolta ai 5 comuni del Distretto F3 per proseguire gradualmente la copertura preventiva dell’intero territorio dell’Azienda Sanitaria e garantire quel principio di equità che precedenti programmi sperimentali, limitati nel tempo e nello spazio, non hanno potuto garantire in passato. Il programma segue le indicazioni delle linee guida nazionali e regionali a garanzia di qualità delle prestazioni e rispetta il programma delle attività approvato dall’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e, successivamente, dal CCM (Centro di Controllo delle Malattie) del Ministero per il Welfare. Una attività preventiva che la ASL promuove per restare a fianco alle donne senza costringerle a trasferte con mezzi propri per l’eventuale esecuzione di indagini di approfondimento, indagini che viceversa saranno eseguite presso la Radiologia dell’Ospedale Padre Pio di Bracciano, adeguatamente supportata da personale specificamente preparato. L’iniziativa si sta sviluppando dopo un lungo lavoro di messa a punto della complessa macchina organizzativa che ha visto coinvolti responsabilmente tutti o quasi i servizi aziendali (dipartimento di prevenzione, radiologia, chirurgia, sistema informativo, area comunicazione,servizio tecnico, logistico e manutenzioni). I risultati dell’attività saranno monitorati nel tempo, non con intenti propagandistici, bensì al fine di valutare l’andamento del programma ed apportare eventuali modifiche e/o correttivi che si dovessero dimostrare utili. Tutto il lavoro di riorganizzazione è stato completato malgrado la congiuntura economicamente sfavorevole di cui la ASL Roma F risente particolarmente in un panorama già oggettivamente difficile in tutta la Regione. Il mancato, per ora, coinvolgimento diretto di altri Enti ed Associazioni, dimostra inequivocabilmente la volontà della ASL di assumere il ruolo di guida responsabile che le compete per mandato istituzionale; una volta che il programma sarà stato avviato e stabilizzato ogni contributo costruttivo sarà ben accetto nella misura in cui rispetterà il principio di “servizio” che l’ASL ha voluto perseguire. L’invito che la ASL RMF rivolge a tutte le donne tra i 50 ed i 69 anni è quello di usufruire di quanto viene loro offerto, di attivarsi nel caso che per qualche motivo non ricevessero l’invito entro la fine di aprile, per far si che con la loro partecipazione conferiscano quella autorevolezza e consistenza che consentirà al programma di screening di crescere e migliorarsi.


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