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Punteruolo: strage di palme anche a Tarquinia

Particolarmente colpite le zone di via delle Rose, il Piano e le altre località periferiche Dopo Ladispoli e S. Marinella dilaga la paura nella città etrusca. Gambetti: «Serve un intervento repentino»

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TARQUINIATARQUINIA – Il punteruolo rosso, un silenzioso killer, sta decimando parte del patrimonio palmizio della nostra città. Fortemente colpite le zone di via delle Rose e la zona del Piano. A denunciare una situazione preoccupante è il tarquiniese Alessio Gambetti che sottolinea come il fenomeno deve essere affrontato in modo repentino. Segnale distintivo dell’attacco del punteruolo rosso è la raggera ricurva, priva della normale simmetria dei rami, tipica conformazione in sofferenza da attacco di punteruolo rosso, accompagnata dalla presenza dell’organismo stesso. Ad Anzio, il 25 settembre, sono state abbattute 5 palme e a detta dell’autorità sono a rischio i 350 esemplari di palma presenti sul territorio comunale. Il settore ambiente del comune di Anzio ha iniziato dei trattamenti preventivi. Nei comuni di S. Marinella e Ladispoli la situazione è diventata ormai una piaga, distruggendo decine di palme e la paura ora dilaga anche a Tarquinia. «Il punteruolo rosso – spiega Gambetti – è un coleottero, il ‘‘rhynchophorus ferrugineus Oliver, 1970’’, originario dell’Asia sudorientale, è un micidiale parassita della specie delle palme. Il 27 giugno 2006 la Spagna ha informato la Commissione europea della presenza del punteruolo rosso. Il 25 maggio 2007 l’Unione Europea ha emesso una decisione che stabilisce ‘‘misure d’emergenza per impedire l’introduzione e la diffusione nella Comunità del Rhynchophorus ferrugineus Oliver’’, inserendolo nella Alert list». «Il 5 giugno 2007 la Regione Lazio – afferma Gambetti – con delibera di giunta 390, ha posto le ‘‘misure di profilassi fitosanitaria contro la diffusione del punteruolo rosso delle palme’’, per contrastare il diffondersi del micidiale organismo. Questo coleottero attacca in modo aggressivo tutte le specie di palme, ad essere a rischio è quindi l’immenso patrimonio palmizio pubblico-privato della città di Tarquinia, con palme anche secolari». «Il parassita ha colpito fortemente – denuncia Gambetti, la zona delle ‘‘Rose’’ in via Guerri, la zona del ‘‘Piano’’ in via del Melograno e sulla tuscanese».


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