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Quattro mesi per una visita dermatologica

L’esperienza negativa di un giovane civitavecchiese affetto da psoriasi «I costi dei farmaci sono altissimi, a me serve necessariamente una diagnosi della Asl Rm F»

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di MATTEO MARINARO

CIVITAVECCHIA – Nell’era delle telecomunicazioni virtuali, di internet senza fili e della rapidità, prenotare una visita dermatologica presso la locale Asl Roma F non dovrebbe creare problemi. Infatti, basta comporre il numero verde, parlare con la gentile operatrice al di là della cornetta, e mettersi in attesa. Fin qui tutto regolare infatti, perché i problemi iniziano dopo. I tempi di attesa per essere visitati potrebbero essere lunghi, anzi lunghissimi, praticamente mesi. «Prima di parlare con l’operatore – ci ha raccontato un giovane civitavecchiese – ho ascoltato per ben due volte cinque minuti di “musica”. La linea cadeva di continuo. Poi una gentile signorina mi ha fissato l’appuntamento dicendomi che ci saremo visti a giugno, tra quattro mesi. Non è una novità qualcuno dirà – ha proseguito – ma a me serve necessariamente una diagnosi della Asl Rm F per certificare la mia patologia, le strutture private in questo caso non sono utili. Ho la psoriasi, una malattia non preoccupante per fortuna, ma i costi dei farmaci e dei medicinali sono davvero esorbitanti. Pago il ticket praticamente su tutto». Una comune malattia delle pelle qualcuno dirà, che di certo non mette in pericolo di vita il paziente, ma la faccenda si aggrava se si pensa che molti utenti affetti da patologie ben più preoccupanti hanno a che fare con lunghe liste d’attesa. Le prospettive non migliorano rivolgendosi all’ospedale San Paolo: è tutto pieno e non c’è spazio per nuovi inserimenti. Civitavecchia è una città che conta circa 52 mila abitanti, le attuali strutture, considerando che i pazienti giungono anche dal comprensorio, non appaiono certo sufficienti.


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