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"Antenne, via Adriana fuori dal regolamento"

Lo chiedono i residenti del quartiere. Questa mattina nuovo sit in contro le installazioni selvagge. Frascarelli: «Già individuati siti alternativi come il faro, i cappuccini o Fiumaretta». Martedì incontro al Pincio. L’assessore Guidoni: «Pensiamo a norme più restrittive per i nuovi impianti e alla possibilità di delocalizzare gli esistenti»  

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CIVITAVECCHIA – «Un punto deve essere chiaro: via Adriana deve essere stralciato dai siti idonei per le antenne di telefonia mobile contenuti nel nuovo regolamento». Lo ha chiarito il presidente della II circoscrizione Giancarlo Frascarelli che ha preso parte, questa mattina, al sit-in di protesta in via Adriana, dove residenti, anche quelli di via San Gordiano e via Stella, ed esponenti politici sono scesi in strada per dire no alle installazioni selvagge. «Nonostante le proteste vibranti – spiegano – abbiamo due antenne, eppure ci troviamo in un’area con vincolo paesistico. Come è possibile che solo qui il Pincio non è riuscito a bloccare l’operazione e far fare retromarcia all’azienda?». Intanto martedì prossimo alle 17 si terrà un incontro tra l’assessore Guidoni e i comitati interessati: via Guastatori del Genio, via San Gordiano, via Stella e via Adriana. «In altre zone si è fermato l’ite rdi installazione – ha aggiunto Frascarelli – qui vinceremo la battaglia solo quando saranno sbaraccate queste antenne. Come PROTESTAcircoscrizione abbiamo già in mente aree da mettere a disposizione, come può essere il parcheggio alle spalle di Carabetta, il faro, i Cappuccini, Fiumaretta vicino al canile». E lunedì si terrà un altro incontro tra circoscrizioni, politici, associazioni e l’assessore Guidoni per stilare il nuovo regolamento. «Atti come questi – ha spiegato Simona Ricotti del Forum Ambientalista – devono essere partecipati e concertati. Questa è la strada da intraprendere». Qualche rassicurazione è giunta dalla stessa Guidoni che ha raggiunto i manifestanti in tarda mattinata, ribadendo l’introduzione di norme restrittive nel regolamento per gli impianti e venire e la volontà di delocalizzare alcuni impianti già esistenti, in sinergia con i gestori.


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