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"Discarica, da Civitavecchia silenzio assordante"

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CIVITAVECCHIA – “Sappiano la presidente della Regione Lazio Polverini e il presidente della Commissione Ambiente del Comune di Roma De Priamo che i Comuni e le realtà locali hanno già espresso la loro contrarietà all’ipotesi di indicare Allumiere come sito alternativo alla discarica di Malagrotta. Ieri la presidente Poleverini aveva affermato che dal Campidoglio non era stata notificata alcuna postazione alternativa a Malagrotta, oggi De Priamo di fatto smentisce parlando di Allumiere come uno dei siti consigliati. A parte questo rimpallo di competenze e di responsabilità tra Comune di Roma e Regione Lazio, quello che ci preoccupa è il modo superficiale in cui si sta affrontando una questione così delicata come quella dei rifiuti della Capitale. Addirittura la Polverini ha buttato là l’idea di individuare un sito alternativo con un bando pubblico. Questo contraddice, però, quello che la stessa presidente della Regione Lazio ha affermato successivamente, annunciando che entro settembre sarà portato in Commissione consiliare regionale il piano rifiuti, dopo aver sentito le associazioni e le realtà locali”. Lo dichiara in una nota Gino De Paolis, capogruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà in Provincia di Roma. “E proprio le realtà locali hanno dimostrato già la loro contrarietà a questa ipotesi – continua – sia quelle di tipo istituzionale, prima fra tutte la Provincia di Roma con la mozione approvata all’unanimità, ma anche i sindaci del territorio in maniera trasversale, oltre ovviamente alle innumerevoli associazioni di cittadini. Tutti hanno capito perfettamente che questa è una battaglia che il territorio non può permettersi di perdere, eccetto il Comune di Civitavecchia. Se volessimo trovare una nota stonata, infatti, la potremmo riscontrare proprio nell’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Civitavecchia, che a quanto ci risulta non è che abbia espresso molte parole, come se la questione non la riguardasse abbastanza. A che è dovuto questo silenzio? Disinteresse? Superficialità? O forse condivisione? Oppure l’amministrazione comunale non ritiene che trasformare il comprensorio nella discarica di Roma sia un tema degno della sua attenzione, al pari di altri su cui al contrario si sofferma ampiamente? Riteniamo che sia ormai insopportabile il silenzio assordante dell’amministrazione civitavecchiese, mentre siamo convinti invece che i cittadini gradirebbero che si schierasse apertamente contro questa ipotesi e si assumesse la sua responsabilità di Comune capofila di un comprensorio già insopportabilmente sfruttato da un punto di vista ambientale”. “E’ quindi ora che le buone intenzioni si tramutino in azioni concrete. Rinnoviamo, pertanto, l’invito a costituire un comitato pubblico di resistenza, che coinvolga i cittadini e le associazioni interessate e auspichiamo che l’iniziativa possa partire proprio dai sindaci dei Comuni limitrofi in modo trasversale per dare il segno di una battaglia comune. Questo messaggio deve arrivare forte e chiaro anche alla governatrice del Lazio” conclude.


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