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"Qualcuno contrasti gli abusivi"

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CIVITAVECCHIA – «Spettabile redazione,
sono Rita Bizzarri, titolare dell’esercizio commerciale “Apò” sito nella Galleria Garibaldi. Vi scrivo questa lettera, che vi prego gentilmente di pubblicare, in quanto sono esasperata dalla totale mancanza delle istituzioni a tutela di noi commercianti regolari. Sono anni che si fanno inutili proclami di contrasto all’abusivismo commerciale ma sono rimaste sempre e solo delle parole. Si parla tanto di Civitavecchia città turistica, ma dove? I turisti quando sbarcano dalle navi si trovano su viale Garibaldi una sfilza enorme di abusivi di tutte le nazionalità (a volte anche italiani) e le istituzioni non fanno nulla a riguardo. È possibile che in questa città non si riesca a garantire neanche un minimo di legalità? C’è il far west più totale sotto ogni punto di vista. I commercianti e gli ambulanti regolari sono martoriati da tasse: iva, suolo pubblico, pubblicità ecc.. ecc… se, tanto per fare un esempio, i commercianti regolari non emettono uno scontrino da 20 centesimi rischiano di incappare in multe salatissime dell’ordine delle migliaia di euro, se non pagano le tasse viene chiusa l’attività e per quale motivo invece gli abusivi hanno il diritto di vendere irregolarmente senza che nessuno gli dice niente? Da chi sono protetti? Io mi sono stufata di questa città e sto pensando seriamente di aprire la mia attività altrove. A noi commercianti ci chiedono di stare aperti all’ora di pranzo per favorire il turismo! Ogni volta che sento queste proposte mi sa tanto di grande presa in giro; finché sulle direttrici dei flussi di turisti è pieno di venditori abusivi che ci fanno concorrenza sleale, in quanto vendono merce contraffatta e ovviamente non pagano le tasse, noi cosa stiamo aperti a fare? L’abusivismo commerciale è un fenomeno dai risvolti sociali, economici e di pubblica sicurezza. Infatti, spesso vengono sfruttate persone socialmente in difficoltà e non solo immigrati. Dietro questa piaga tutti sanno che si nascondono articolate organizzazioni criminali, mi chiedo perché nelle altre città grandi e piccole, si riesce a combattere questo fenomeno e a Civitavecchia no? C’è forse una precisa volontà di far finta di niente? Io proporrei a tutti i commercianti regolari un’azione di protesta collettiva esponendo tutti la nostra merce su strada come fanno i venditori abusivi, ma sono convinta che se lo facciamo noi commercianti regolari dopo neanche 2 minuti subiremmo il sequestro della merce. È a dir poco vergognoso quello che accade quotidianamente in questa assurda città».

Rita Bizzarri


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