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"Qualcuno i nomi li aveva già fatti"

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CIVITAVECCHIA – La segreteria del Partito democratico fa quadrato attorno alla coordinatrice Roberta Galletta, all’indomani dei cinque nomi dell’area Bersani trasmessi a Roma per l’eventuale inserimento nel listino delle regionali, senza consultare il resto del partito. «Abbiamo constatato con grande rammarico – si legge in una nota – l’impossibilità di esprimere un candidato locale nella lista del Pd, dovuto al fatto che le varie correnti interne già da oltre un mese avevano impegnato i propri nomi su una serie di candidati di Roma. Ecco perché abbiamo per primi espresso circa tre settimane fa la volontà di chiedere con forza un posto nel listino della Bonino, volontà che è stata subito condivisa da tutta la segreteria e da una parte dell’area Bersani senza ricevere invece troppo sostegno da parte delle aree che lo hanno dimostrato solo nel direttivo di venerdì scorso». Una segretaria che a quanto pare fa gli interessi solo di metà mozione, salvo invocare l’unità del partito. E le dichiarazioni della segreteria, pur auspicando una buona opposizione al centrodestra, altro non fanno che confermare l’astio: «Ricordiamo che il Pd vive di componenti, di aree tematiche ben definite – fa sapere la segreteria – non capiamo perché questo clamore. Certamente – prosegue la nota attaccando il resto del partito – è più facile limitarsi ad essere referenti di qualche romano a Civitavecchia che rompere le uova nel paniere con richieste chiare e trasparenti in linea con gli interessi locali del partito». Ma se il partito e una parte della stessa mozione Bersani non ha condiviso la strada percorsa dalla tideiana Galletta, a chi interessano questi interessi?


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