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Salta il consiglio: Ciogli sotto scacco

Cerveteri. Seduta infuoca venerdì sera. L'opposizione e parte della maggioranza abbandonano l'aula Prima gli insulti di Travaglia, poi il battibecco con la minoranza. Alla fine tutti a casa

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CERVETERI – «Il numero legale è venuto meno: la seduta è sciolta». Questa la dichiarazione del presidente anziano del consiglio comunale di Cerveteri, Salvatore Orsomando, venerdì sera dopo aver atteso invano che arrivasse il numero minimo di consiglieri per iniziare la seduta. Questa assenza di massa alla seduta ha confermato ufficialmente la crisi all’interno della maggioranza del sindaco Gino Ciogli, anche perché il consiglio comunale non si è mai aperto visto che il vicepresidente del consiglio, Carmelo Travaglia, subito dopo l’appello, ha chiesto la parola ed ha scagliato parole di fuoco nei confronti del primo cittadino e lo ha accusato di essere «sul piano personale, una persona scorretta». «La politica a Cerveteri non è mai caduta così in basso», ha detto Travaglia che ha proposto un giorno di protesta e di abbandonare l’aula per dare un messaggio. A infiammare gli animi sarebbero state le dichiarazioni di Ciogli in merito alla vicenda dei ‘‘rimborsi d’oro’’ ai consiglieri provinciali della passata legislatura della quale face parte lo stesso Ciogli. Ciogli, a titolo d’esempio richiamava l’attenzione sul fatto che anche il consigliere Travaglia era un dipendente, in quanto lavora nell’azienda del figlio, ma mai nessuno lo aveva accusato di qualcosa. Ciò ha poi scatenato la bagarre. Toni forti e accesi tra Gino Ciogli e il consigliere d’opposizione, Guido Rossi e poi con il consigliere del PD Iuri Marini. Questa triste pagina di politica cerite si è poi conclusa con l’abbandono dell’aula da parte di alcuni consiglieri di maggioranza e di tutti quelli dell’opposizione. Con il mancato numero legale la seduta si è chiusa. Stando alle voci che sono circolate subito dopo questa vicenda dai toni grigi, sembra che Ciogli abbia preso tempo per riflettere e che abbia intenzione di convocare i responsabili delle forze politiche di maggioranza per discutere delle eventuali conseguenze politiche di questi atteggiamenti. «Ritengo molto grave che si sia creata questa situazione pretestuosa», ha detto a caldo Ciogli. (Ro. Mos.)


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