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Solidarietà e speranza tra le macerie dell’Abruzzo

Intensa l’attività portata avanti a Prata D’Ansidonia dalla Protezione Civile di Civitavecchia I ringraziamenti degli sfollati: «La situazione qui è drammatica, questi volontari sono i nostri angeli» Sul posto il comandante della Polizia Municipale Carlo Sisti: «Occorre far giungere qui aiuti mirati»

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DAL NOSTRO INVIATO
PRATA D’ANSIDONIA – Al campo la vita inizia presto al mattino: già alle sei la gente, o almeno chi riesce a dormire, inizia a svegliarsi. C’è chi si reca un attimo a casa per lavarsi, ma la maggior parte si attrezza come può. A Prata D’Ansidonia, il comune dell’Abruzzo nel quale operano i volontari della Protezione Civile di Civitavecchia, sono ospitate circa 200 persone. Un centinaio quelle che sono a Tussio, 80 quelle a San Nicandro, le altre due frazioni del comune di Prata. Otto volontari della protezione civile di Civitavecchia e 3 di Cerveteri in Abruzzo da martedì. Con loro il responsabile Enrico Bassanelli: «Appena arrivati siamo andati al Com, il centro operativo misto di San Demetrio Ne’Vestini – ha spiegato – per verificare la nostra destinazione. Abbiamo allestito le tende al campo sportivo poi ci siamo diretti qui a Prata». Al campo il numero degli sfollati cresce di giorno in giorno: chi fino a ieri ha dormito in auto oggi cerca riparo nelle 15 tende allestite. Altre due dell’Esercito a Tussio, dove la popolazione si è organizzata in un centro sociale. Ancora quattro a San Nicandro. La ILsignorina Pia, Pietta come la chiamano tutti, 103 anni portati alla grande racconta: «Mi ricordo ancora il terremoto del 1913 di Avezzano – ha spiegato seduta nella tenda – abbiamo avuto paura ma adesso siamo qui, ci siamo organizzati, che dobbiamo fare?». A salutare i volontari e la popolazione colpita è arrivato di buon mattino anche il comandante della Polizia Municipale Carlo Sisti. «Ho portato un po’ di frutta fresca, generi alimentari e anche qualche dolce. Voglio vedere cosa serve realmente qui: sabato parte una colonna da Civitavecchia. È opportuno far giungere sul posto cose mirate, per rispondere meglio alle esigenze della popolazione».
D.G.


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