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Sportiello, cento anni di passioni e di successo

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CIVITAVECCHIA – Una festa tra amici, un momento per condividere insieme un traguardo importante che, al giorno d’oggi, in un periodo di crisi e di difficoltà per l’imprenditoria, rappresenta un ‘‘unicum’’ nel panorama non solo locale. Cento anni di lavoro, sacrifici, passione, soddisfazioni e problemi non sono da tutti: mostrarsi una realtà solida, forte del proprio passato, è oggi più che mai una meta da salutare con estrema soddisfazione. E così è stato giovedì sera in porto, con l’impresa ‘‘Sportiello srl’’ che ha chiamato a raccolta amici, autorità locali, imprenditori, colleghi, rappresentanti delle diverse realtà portuali per brindare insieme al centenario della azienda in un’officina completamente riallestita per l’occasione, grazie all’impegno anche di Graphis Studio che ha curato l’organizzazione, l’allestimento e il libro sulla storia dei cento anni curata da Carlo De Paolis. «Non mi sento a mio agio in questa veste, a parlare in pubblico davanti a tutti voi – ha spiegato senza nascondere l’emozione il padrone di casa Tony Grimaldi – ma vi devo ringraziare tutti, per essere qui a condividere con noi questo importante traguardo raggiunto». Dall’officina meccanica della società “Gaetano Matarese & Augusto Sportiello”, nel 1910, all’intuizione di Salvatore Sportiello che seppe cogliere le trasformazioni del porto e il rinnovamento dell’imprenditoria marittima locale, di tempo ne è trascorso: oggi con Tony Grimaldi la società segue la strada tracciata proprio da Salvatore rinnovandosi e cercando di guardare al futuro facendosi trovare sempre preparata. «Quello di oggi è un risultato importante – ha commentato il presidente dell’Autorità Portuale Fabio Ciani – è un evento significativo: evidenzia una cultura che lega il porto e la città con Sportiello grande esempio di impresa cresciuta insieme allo scalo. Ci auguriamo che il nostro porto continui ad essere fonte di ricchezza e lavoro: questa è la sua funzione per il Paese e soprattutto per Civitavecchia. E mi auguro anche altre imprese possano seguire la stessa strada di Sportiello. Ovviamente, per andare avanti e fare quell’ulteriore salto di qualità servono i finanziamenti: per avviare la nuova darsena traghetti, così come per allungare l’antemurale e ospitare altre crociere. La concorrenza è molta e solo così riusciremo a tenere il passo con i più grandi porti del Mediterraneo». Sia il PORTOpresidente Ciani che il sindaco Moscherini e il comandante del Porto Fedele Nitrella si sono soffermati sulla figura di Tony Grimaldi e su quella di Salvatore, confermando la passione per il lavoro, con il primo cittadino che ha definito Grimaldi «uno dei migliori ambasciatori del porto. Dove c’erano liti e incomprensioni – ha aggiunto Moscherini – lui è sempre intervenuto per ricucire: così si spiegano i 100 anni. Imitiamo Sportiello, sviluppando insieme il nostro porto».

 

Tre domande a Tony Grimaldi:

Tony Grimaldi, cosa vuol dire festeggiare cento anni di lavoro in un contesto socio economico di crisi dell’imprenditoria come quello attuale?
«Cento anni sono indubbiamente una grande soddisfazione per me e per tutta la mia famiglia. Devo dire grazie al mio bisnonno e soprattutto ai miei zii; in particolare a zio Salvatore, protagonista della seconda rinascita dell’azienda Sportello. La presenza di tanti imprenditori, di tante realtà portuali, di molti amici e delle autorità, in un momento di grande difficoltà come quello attuale, dimostra il buon lavoro svolto in questi anni».
Cento anni trascorsi, ora si guarda al futuro.
«Di progetti ne abbiamo molti in cantiere. Spero, allo stesso tempo, che anche finanziamenti arrivino in fretta. Al momento i nostri politici sembrano vicini a quelle che sono le nostre esigenze. Abbiamo affrontato momenti difficili e anche la cassa integrazione: speriamo in un futuro più roseo e che nel 2011 si possa uscire dalla crisi».
Intanto Sportiello si conferma una realtà in movimento, che non guarda esclusivamente il porto di Civitavecchia.
«E’ vero: abbiamo diversi cantieri anche a Bracciano, Roma e Genova; ne abbiamo chiuso da poco alcuni in Sardegna. Spero di poter lavorare anche su altri porti vicini. Abbiamo in mente poi di partecipare a varie gare e speriamo nei risultati».


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