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Tarquinia come Manduria

EMERGENZA IMMIGRATI. Possibile la realizzazione di una mega tendopoli presso l’ex aeroporto situato sulla Litoranea Oggi sopralluogo. Il sindaco Mazzola infuriato: «Faremo le barricate»

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 TARQUINIA – Barricate, sommosse sociali, proteste insieme ad altri sindaci. Ci va giù pesante il primo cittadino di Tarquinia Mauro Mazzola dopo che oggi pomeriggio si è verificato l’ennesimo sopralluogo a Tarquinia, sull’area dell’ex aeroporto militare ‘‘Amerigo Sostegni’’, lungo la Litoranea. Scartati la ex Polveriera e Sant’Agostino, il sito militare dismesso della Litoranea con ogni probabilità è ritenuto idoneo ad ospitare gli immigrati sbarcati a Lampedusa. Il primo cittadino, infuriato per essere stato tenuto all’oscuro di tutto, ha convocato per stasera un consiglio comunale straordinario, per discutere dell’ipotesi che Tarquinia ospiti una grande tendopoli per immigrati in uscita dall’isola siciliana. Si parla dell’arrivo di due traghetti carichi di migranti – profughi e clandestini-, destinati ad attraccare a Civitavecchia e ad essere trasferiti poi nella città etrusca. Il sopralluogo oggi è avvenuto intorno alle 14,30 alla presenza di funzionari della Prefettura – sul posto anche il vice prefetto Francesco Tarricone -, ufficiali dei Carabinieri, compreso il comandante provinciale e il comandante della stazione locale Stefano Girelli che ha ricevuto in custodia le chiavi dell’area, dirigenti della Questura, Vigili del fuoco e rappresentanti dell’Aeronautica militare. Si parla di almeno mille ‘‘migranti’’ in arrivo a Tarquinia, ma nessuno ancora è in grado di confermare la notizia. Per tutta la giornata si è rincorsa la voce che le operazioni di transennamento dell’area inizieranno in tarda nottata. Ma si attendeva l’esito del vertice in prefettura avvenuto nel tardo pomeriggio. Alle tendopoli Tarquinia dice no, così come lo hanno dichiarato le Regioni. «Pensare di concentrare migliaia di persone in un’area priva di qualsiasi tipo di servizio primarioTARQUINIA, fogne e acqua corrente in primis, è allucinante. – ha attaccato Mazzola giunto anche lui sul posto insieme al vicesindaco Giovanni Olivo Serafini – Ciò vuol dire trattare esseri umani come bestie». «La città è invece disponibile – ha spiegato il primo cittadino – con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, a realizzare un serio progetto di ospitalità per tutelare la dignità degli immigrati. Ma non credo che il Governo abbia le necessarie capacità per realizzarlo, visto come si è fatto trovare impreparato di fronte ad un’emergenza umanitaria annunciata». Le notizie che giungono dalle altre tendopoli realizzate nel Meridione, in particolare da quella di Manduria peraltro allarmano circa le fughe di stranieri, danneggiamenti di case e piantagioni di arance sbracate. «Quali garanzie di sicurezza sarebbero offerte a tutela dei tarquiniesi? – ha domandato Mazzola – Le tendopoli creano gravi tensioni sociali e hanno ripercussioni negative sull’economia. Tarquinia non tollererà una simile offesa al suo territorio». Preoccupato per l’ipotesi, anche il presidente di Assobalneari Litorale nord, Marco Maurelli che ha annunciato una lettera alla presidente Polverini e allo stesso ministro Maroni per spiegare che «sul litorale nord dove insistono alcuni villaggi turistici di pregio e aree a forte vocazione turistica non è possibile ospitare flussi di immigrati».


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