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Troppi assenti, il consiglio finisce deserto

Al momento dell'appello mancavano il sindaco, D'Angelo, Balloni, Roscioni, Pallassini, Scotti e Bergodi. Piendibene e Gatti: "La risposta migliore a chi è abituato a fare del bluff il pane quotidiano". Moscherini: "L'opposizione è uscita dai banchi, questi sono mezzucci infantili"

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CIVITAVECCHIA – C’è stato a malapena il tempo di fare l’appello durante il consiglio comunale di questa mattina. La seduta infatti è andata deserta per mancanza del numero legale. Il segretario Luigi Annibali come di consueto ha iniziato a fare chiamare i consiglieri un paio di minuti dopo le 10. Questi i consiglieri che risultavano assenti: Balloni (Idv), Roscioni e Pallassini (Forza Italia), Scotti (Udeur), D’Angelo (Gruppo misto) e Bergodi (Udc), quest’ultimo presente nei corridoi della Pucci già dalle ore 9,30, ma a quanto pare non si sarebbe accorto che era iniziato l’appello perché impegnato in una conversazione. Fra gli assenti al momento dell’appello anche il sindaco Moscherini che è rimasto nella sua stanza. La minoranza, notando le assenze tra le fila della maggioranza ha ritenuto opportuno uscire dai banchi. «Non abbiamo risposto all’appello – hanno commentato a caldo Piendibene e Gatti – perché queste assenze sono un segnale chiaro, che non può essere spiegato con semplici ritardi dei consiglieri. Questa è la risposta migliore a chi è abituato a fare del bluff il pane quotidiano. La città avrebbe bisogno di altro, questa non ci sembra una maggioranza granitica, ci sono defezioni troppo evidenti che non sono state risolte dalle consultazioni di questi giorni. Ci domandiamo quanto ancora deve durare questa agonia». A consiglio già rinviato sono giunti alla Pucci il consigliere Roscioni, in ritardo perché impegnato con il suo lavoro in tribunale, e il consigliere Pallassini, rimasto imbottigliato nel traffico. «Siccome c’era all’ordine del giorno – ha commentato il primo cittadino – soltanto quel provvedimento che io immaginano avesse il consenso di tutto il consiglio comunale, dato che si trattava dell’edificabilità dei sottotetti delle case e che quindi interessava i cittadini, quando alcuni consiglieri mi hanno chiesto di arrivare una mezz’ora in ritardo io ho acconsentito pensando che non ci fosse problema per il numero legale. Non mi aspettavo che la minoranza pur trattandosi di un provvedimento chiaro, tra l’altro approvato dalla Regione di centro sinistra, continuasse a fare un ostruzionismo illogico». Per il sindaco questi sono soltanto “mezzucci infantili fuori dalla politica” messi in atto per dimostrare che la maggioranza ha qualche problema. «Riconvocheremo la seduta – ha concluso Moscherini – e approveremo il provvedimento anche senza di loro, e dovranno spiegare ai cittadini, se voteranno anche loro, perché la prima volta che è andato in discussione sono usciti dai banchi». L’atto più importante da licenziare tra quelli iscritti all’ordine del giorno erano quindi le disposizioni per il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti, ai sensi della legge regionale 16/04/2009. Proprio questo argomento, secondo indiscrezioni, avrebbe causato qualche mal di pancia a più di un consigliere della maggioranza durante l’ultima conferenza dei capigruppo. Intanto continuano le consultazioni del sindaco con i partiti e i movimenti. Fino ad ora il sindaco ha incontrato Udeur, Udc e Dc per le autonomie.
Ma.Ma.


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