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Tullio Nunzi: "Ancora disagi alla stazione Fs"

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CIVITAVECCHIA – “In questa città si è abituati a lavorare non tanto per i contemporanei, quanto per i posteri.
Progetti come l’oceanario, le terme sono idee utili per lo sviluppo turistico, sempre promesso, ma mai concretizzato, di Civitavecchia.
Che sia necessario un approccio integrato al settore turistico, è cosa acclarata, da parte degli economisti. Più che comparto, si dovrebbe parlare di sistema turismo.
Nei luoghi comuni turistici, si dice che le stazioni, gli aeroporti, e i porti sono il biglietto da visita di una città.
Per cui resta inconcepibile a tutti (contemporanei) la situazione della stazione ferroviaria di Civitavecchia. Domenica, folle di turisti e di viaggiatori italiani (cittadini a tutti gli effetti) si sono trovati dopo le 14 con biglietteria chiusa, e avendo chiuso anche il giornalaio, che nei giorni feriali diventa unico momento di informazione; non essendo presente nessun cartello informativo, su prezzi, treni locali, intercity ed eurostar, si sono cominciati a cumulare file chilometriche. Bisogna altresì tenere conto che le macchine automatiche alcune non accettavano monete, altre erano fuori uso.
Nella breve strada che porta alla stazione, vicino ad alberghi a 4 stelle vi è un vero e proprio immondezzaio, una specie di discarica che da anni fa mostra di se, come esempio di arredo urbano per i croceristi.
Tralascio la situazione e le condizioni dei treni locali (rivolgersi ai pendolari).
Non è possibile convocare ferrovie, ministero, provincia, comune, regione, o di chi siano le competenze, e obbligarli, costringerle alla risoluzione di un problema che tutti evidenziano, di cui tutti sono al corrente, ma di cui nessuno se ne occupa.
Almeno per avere una immagine decorosa e civile di una città, che in un futuro lontano e per i posteri forse vivrà di sviluppo turistico, ma che attualmente lascia a desiderare”.

Tullio Nunzi

Confcommercio


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